“Le famiglie bisognose hanno bisogno di un lavoro sicuro, un tetto sulla testa e la prospettiva di un futuro per se stessi e per i propri figli e non di 300 euro per blindare la propria casa”
“Le famiglie bisognose non hanno come priorità di blindare la propria casa, ma di riuscire a pagare l'affitto, le bollette e magari fare la spesa: il sindaco non sa cosa sia la povertà, mentre in aula l'assessore Gianassi non dà alcuna novità sull'annuncio dei giorni scorsi”. Lo denuncia Miriam Amato, consigliera comunale aderente a Potere al Popolo, dopo la risposta al suo question time in aula. “Con l'annuncio di un fondo per incentivi alle famiglie bisognose per blindare le proprie case il sindaco Nardella alimenta la percezione di insicurezza dei cittadini e insegue la destra in vista delle prossime elezioni comunali – continua Amato – e l'assessore Gianassi rinvia le informazioni sull'entità del fondo e sulla sua collocazione in bilancio, che il sindaco aveva annunciato come acquisito, al prossimo bilancio di previsione 2019, a dicembre”.
“Con l'annuncio degli incentivi il sindaco ha dimostrato di non sapere cosa significhi essere in difficoltà economiche – ribadisce la consigliera – perché chi non riesce ad arrivare a fine mese non ha i soldi per permettersi di fare lavori di messa in sicurezza con porte blindate, inferriate alle finestre o sistemi di allarme, vedendosi riconoscere al massimo 300 euro”.
“Il sindaco usa la paura come arma di consenso, ma l’unica sicurezza che serve è quella data da un lavoro sicuro, un tetto sulla testa, e la prospettiva di avere un futuro per se stessi ed i propri figli” conclude Amato. (s.spa.)