Armentano e Innocenti: “No a parlare di emergenza. Sì a continuare percorso ben intrapreso da amministrazione con politiche integrate”
Un percorso ben intrapreso dall’amministrazione quello della tutela della sicurezza sul territorio comunale, azioni importanti e integrate da proseguire, nello specifico: “continuare in tutte le sedi appropriate a richiedere l’incremento di forze dell’ordine sul territorio, a incentivare azioni culturali volte alla vivibilità urbana, con attenzione alle periferie e tenendo conto in fase di realizzazione di nuovi spazi e strutture (vedi ex Manifattura Tabacchi, piazza delle Cure e opere di riqualificazione urbana) dell’importanza del tessuto sociale e dei luoghi volti a creare un forte senso di comunità e infine a stanziare risorse per mantenere e rendere sicuri e accessibili gli spazi e gli edifici pubblici della città”. Sono gli impegni che chiede alla Giunta l’ordine del giorno collegato alla comunicazione “Sicurezza in città” presentato dal gruppo Pd e approvato nella seduta consiliare odierna nell’ambito del focus dedicato alla tematica.
“Quello della sicurezza è un tema complesso che richiede necessariamente politiche integrate e non solo emergenziali, che vanno dal controllo del territorio e prevenzione e contrasto alla criminalità, al presidio sociale e culturale delle comunità e a politiche di welfare e accoglienza per agire sul disagio e rafforzare la coesione sociale. - spiegano Nicola Armentano, capogruppo Pd e Alessandra Innocenti, presidente commissione Legalità – Nell’ordine del giorno ricordiamo come il comune di Firenze abbia già avviato un percorso per affrontare a 360 gradi questa questione e chiediamo quindi di continuare azioni già ben intraprese, non solo la richiesta di più forze dell’ordine da un lato, già sottolineata in più occasioni dal sindaco, ma anche la promozione di azioni culturali che incidano sulla vivibilità urbana in ogni parte della città e alimentino un forte senso di comunità. Non ci stiamo a parlare di ‘emergenza’ sicurezza a Firenze né tantomeno pensiamo che ‘militarizzare’ la città sia la strada da percorrere, come invece emerge dai banchi del centrodestra. Riteniamo, questo sì, che questo tema sia diventato un priorità dell’agenda politica, partendo dal presupposto che sono tanti i fattori che hanno alimentato un diffuso senso di fragilità e una maggiore percezione di insicurezza, a partire dalle precarizzazioni delle condizioni di vita e di lavoro. Per questo gli interventi dell’amministrazione devono continuare a abbracciare un raggio di azioni onnicomprensivo che faccia innanzitutto sentire i cittadini meno soli e alimenti quel forte senso di comunità fondamentale in questo frangente. Il nostro è un concetto di sicurezza ‘integrato’, che spazia dalla sicurezza sociale a quella urbana, quella degli edifici scolastici, dei parchi, nel lavoro, nella difesa dei soggetti più fragili”.
(sa. ca.)