“Non fanno certo parte della mia parte politica anzi tutt’altro; con la consigliera Amato ci siamo rivolte attacchi ferocissimi dopo la sua fuoriuscita dal M5S, mentre grande delusione personale è stato Rossi di Mdp che aveva chiesto perfino le mie dimissioni da vicepresidente del consiglio, ma oggi – continua la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – mi sento di difenderli con tutta me stessa per il vergognoso commento letto sulla Nazione: “La conquista del posto fisso resta un obiettivo irrinunciabile anche in tempi di precariato imperante, impossibile barattarlo con un posto da consigliere per quanto possa essere gratificante rappresentare gli altri”.
I due consiglieri hanno vinto rispettivamente un concorso, uno per amministrativo e l’altro per vigile, hanno studiato, portando avanti contemporaneamente la famiglia e i compiti da consigliere che non sono pochi per chi sta all’opposizione.
Si, è vero, si sono commossi durante il loro saluto al consiglio, cosa che può accadere se hai combattuto per qualcosa in cui credi o se ti rendi conto dell’onore del ruolo rivestito, ma questo è encomiabile, anche per gli avversari politici.
È soltanto da apprezzare e da portare ad esempio chi cerca di migliorare la propria vita attraverso lo studio e per questo oggi intervengo pubblicamente in loro difesa facendo a tutti e due gli auguri per la nuova esperienza lavorativa.
Sempre sullo stesso giornale, oggi, un trafiletto del passaggio dell’assessore Perra a Publiacqua, chissà se si è commosso salutando il Consiglio comunale – conclude Silvia Noferi – per volare, lui si, senza concorso e senza studio, verso un comodo posto fisso.
Classico esempio di “due pesi e due misure”.