Palagi, Bundu e Pizzolo: "Le parole della curatrice fallimentare ci paiono descrivere una situazione in cui il pubblico risponde solo a logiche private del mercato, mentre il Comune ci sembra limitarsi a commentare la realtà"
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune e Vincenzo Pizzolo - Sinistra Progetto Comune Quartiere 5
"Lunedì proveremo a chiedere conto al Comune di cosa è successo in viale Corsica 81: dalla stampa appare un quadro confuso, in cui l'Amministrazione sa solo applaudire quando le risorse pubbliche vengono spese per militarizzare la città.
L'area antagonista e anarchica è una splendida invenzione per il centrosinistra: permette a chi si dichiara progressista di poter fare proprie le espressioni delle destre, ma tutelarsi nell'immagine di essere un mondo democratico.
La legalità è una categoria da applicare dall'alto verso il basso, mentre non una parola viene spesa su quei fallimenti che hanno reso quell'edificio vuoto. La curatrice fallimentare della M&m Casa srl (del gruppo Margheri Costruzioni) parla addirittura di demolizioni e destinazioni d'uso, mentre il Sindaco dà per scontato che ci sarà una vocazione pubblica dell'area.
Abbiamo molte domande, ma ci limiteremo alle più urgenti: la Giunta era informata su cosa stava avvenendo? Chi ha deciso il "momento giusto", dopo anni di richieste per poter mettere all'asta l'edificio e liquidare i debiti di un privato? Perché si è permesso di usare l'emergenza abitativa di uno sfratto in via dei Serragli per distrarre i movimenti e provocare forti sentimenti di rabbia?
Vorremmo anche capire se i controlli in viale Corsica per la ripresa dei lavori legati alla TAV possono avere un qualche tipo di relazione con quanto avvenuto.
Per chi viene governata la città?". (fdr)