“La ricostruzione dei fatti da parte di Azione Universitaria è incongruente”
Questa è la dichiarazione della consigliera del gruppo misto Miriam Amato, aderente a Potere al Popolo
“E’ stato dato molto peso – sottolinea la consigliera del gruppo misto Amato, aderente a Potere al Popolo – alla versione riportata dai militanti di Azione Universitaria su una presunta aggressione ai loro danni da parte di alcuni studenti afferenti al Collettivo Politico di Scienze politiche; diamo perciò rilevanza anche a quanto dichiarato dallo stesso Collettivo Politico che esclude qualunque aggressione, lo scorso lunedì 14 maggio, al Polo Universitario di Novoli.
I fatti riportati dal Collettivo Politico di Scienze Politiche, raccontano un'altra storia – ribadisce Amato – e parla di tre militanti di Azione Universitaria che stavano tenendo un banchino all’interno del Polo Universitario, quando si è radunato un gruppo di studenti e studentesse antifascisti, tra cui alcuni militanti del Collettivo, che hanno iniziato a contestare la loro presenza, senza però esercitare alcun tipo di violenza fisica. Gli stessi militanti di Azione Universitaria hanno chiamato la polizia, a cui ha fatto seguito l’intervento della Digos, che ha imposto loro di smantellare il banchino non autorizzato, senza ulteriori misure in merito. Erano presenti un centinaio di studenti e studentesse del Polo Universitario.
Solo dopo diverse ore – sottolinea la consigliera – si è appreso di un referto medico con cui uno dei tre militanti di estrema destra riferisce di una “frattura incompleta dello sterno” con 20 giorni di prognosi.
Dalla documentazione fotografica, sui social, appare evidente che allo smontaggio del banchino hanno collaborato tutti e tre i militanti, allora è legittimo chiedersi – ribadisce Amato – come abbia potuto una persona con lo sterno fratturato smontare un banchino, prima di andare all’ospedale. Come sia possibile che le Forze dell’ordine, intervenute sul posto con due volanti, abbiano reso possibile una simile violenza fisica.
La mia solidarietà va al Collettivo Politico di Scienze Politiche, per la diffamazione ricevuta senza elementi oggettivi. Condividendo anche la loro battaglia in prima linea contro ogni forma di azione politica che inneggia alla discriminazione o addirittura al fascismo, visto che Azione Universitaria, sono fra coloro che il 25 Aprile commemorano i franchi tiratori, i cecchini che sparavano sui civili per coprire la ritirata nazifascista durante la Liberazione di Firenze”.