“Nella bozza della manovra economica la tassazione sugli assorbenti passa dal 5 al 10% e sale anche quella per i prodotti per l’infanzia. Quella sui prodotti per l’igiene intima femminile – spiega il consigliere del MoVimento 5 Stelle Lorenzo Masi – è una tassa discussa da tempo, ma che non è stata mai cancellata.
Oggi – aggiunge Lorenzo Masi – ero davanti a Palazzo Chigi con i parlamentari del MoVimento 5 Stelle per dire NO a questa manovra. Questo Governo è tornato indietro per questioni economiche. Il governo Draghi aveva ridotto l’Iva dal 22 al 10%. L’anno scorso il Governo Meloni, nella prima finanziaria, aveva ridotto l’Iva al 5% ma poi l’nflazione si è mangiata il taglio. Adesso il ritorno a quanto aveva fatto Draghi. La spesa resta a carico delle donne. E non è una spesa da poco. Nel resto del mondo c’è chi ha eliminato la tassa come il Regno Unito e c’è chi ha scelto, come la Scozia, di rendere gratuiti gli assorbenti in scuole ed edifici pubblici. Da più parti sono venute leggi contro la period poverty come in Nuova Zelanda. Esiste fin dal 2006 una direttiva europea – conclude l’esponente pentastellato Lorenzo Masi – che consente ai Paesi membri di ridurre l’Iva su questi beni. Non tutti però l’hanno adottata”. (s.spa.)