“Che sia l'occasione buona per rimettere in discussione e abbandonare l'intero progetto della Tav di Firenze?”
“Chissà se l'amministrazione è a conoscenza dell'arresto odierno del presidente di Condotte, Astaldi, dopo che un mese fa ignorava la crisi finanziaria della stessa società per azioni che controlla Nodavia, il consorzio di imprese incaricato di eseguire i lavori TAV nel cantiere fiorentino”. Lo afferma Miriam Amato, consigliera del Gruppo Misto aderente a Potere al Popolo, alla notizia dell'arresto di Astaldi, coinvolto con altre persone in una inchiesta su una presunta tangente per i lavori di realizzazione di un'autostrada siciliana. “Quali saranno le conseguenze sui lavori della Tav di Firenze – aggiunge la consigliera – dopo il coinvolgimento di Condotte in una inchiesta giudiziaria e l'arresto del suo presidente? Non bastava che Condotte fosse sull'orlo del fallimento per mettere in allarme l'amministrazione comunale: che sia l'occasione buona per rimettere in discussione i lavori e e abbandonare l'intero progetto della Tav di Firenze?” conclude Amato. (s.spa.)