"Forse Nardella e soci pensano che i fiorentini che non abitano lungo la tramvia impareranno a volare. Intanto per la terza linea siamo alle soglie di San Valentino... 2019"
Un emendamento al bilancio di previsione per stanziare i fondi per uno studio di fattibilità del passante urbano, progetto già ipotizzato dalle giunte PD precedenti e che dovrebbe collegare la zona di Varlungo con viale Guidoni, creando un "bypass" dei viali di circonvallazione per alleggerire il traffico della mobilità privata. Presentato nel consiglio comunale di oggi dal capogruppo di Fratelli d'Italia Francesco Torselli, l'atto ricalca la lunga battaglia portata avanti da Forza Italia e per questo è stato condiviso anche dal collega Jacopo Cellai.
"Forse Nardella e soci, dotati di fervida fantasia, immaginano che una volta che sarà in funzione anche la terza linea della tramvia, tutti quei fiorentini che non abitano lungo i binari imparino a volare per raggiungere le proprie mete di lavoro, di studio o di qualsivoglia impegno – dichiarano Torselli e Cellai –. Scherzi a parte, la mobilità privata a Firenze deve essere non incentivata, ma governata, mentre il PD preferisce vivere nell'illusione che bastino le tramvie per risolvere tutti i problemi. Peccato che manchino totalmente i collegamenti tra le periferie della città, tragitti per cui le alternative al mezzo privato, semplicemente, non esistono. Noi crediamo che serva il passante urbano, e che servano anche nuove corsie preferenziali e nuove linee del trasporto pubblico per permettere ai fiorentini di spostarsi senza dover impiegare tempi biblici rendendo loro malgrado la città sempre più inquinata".
"Intanto, notiamo che dopo la prima data prevista per la messa in funzione della terza linea dall'aeroporto, San Valentino 2018, dopo agosto e dopo Natale, siamo alle soglie del San Valentino... ma del 2019. Poco importa a noi, come, crediamo, ai cittadini di Firenze, di chi sia la colpa. Ci risulta che gli impegni siano stati presi dalla giunta Nardella e dalla maggioranza targata PD: sono loro che devono rispondere dei ritardi e dei disagi sopportati da chi vive e lavora a Firenze. La soluzione, però, è alle porte: a maggio 2019 la nostra città avrà finalmente la possibilità di voltare pagina e far sì che cantieri, code e disagi diventino solo un brutto ricordo" concludono Cellai e Torselli. (fdr)