“Nel giorno in cui il sindaco di Firenze aveva preannunciato, in una piatta intervista, che si sarebbero dovuti “stringere i denti”, i fiorentini si sono trovati effettivamente stretti nella morsa del traffico. Dopo i cantieri infiniti su via Bolognese, dopo l’ingorgo di tutta la zona di Careggi con annessa irraggiungibilità dell’ospedale per un cantiere, dopo anni e anni di cambi continui alla viabilità di piazza della Libertà, interessata da quasi 5 anni di cantieri, ieri si è aggiunto altro caos. Oltre al guasto, che auspichiamo non si ripeta, c’è un problema di fondo che interroga le scelte urbanistiche e di mobilità volute dalla Giunta Nardella e da Funaro a ruota: la stazione Santa Maria Novella, da un lato, e Piazza San Marco, dall’altro, sono in sovraccarico e vicine al punto di rottura, perché vi è stato drenato tutto il trasporto pubblico. Il guasto è avvenuto, infatti, in punto in cui passano la tramvia, i cui lavori sembrano protrarsi ancora a lungo (del resto è un progetto vecchio e molto costoso), e autobus. Non basta colpire l’automobile e la libertà di spostamento con la propria auto, il problema del traffico rimane irrisolto, perché l’auto è il mezzo che tanti fiorentini usano per vivere e lavorare, anche per l'assenza di alternative valide. E se la soluzione è la tanto attesa “control room” – un’altra sigla vuota come “cronoprogramma” –, che sarà operativa fino alle 19 e poi la sera chissà, il caos di ieri rischia di essere la nuova normalità. Invitiamo la Giunta a fare autocritica e a correggere certe scelte, a partire da quelle sui parcheggi, di cui c’è grande fame in città, coinvolgendo di più la partecipata Firenze Parcheggi. Su questi temi il sindaco di Firenze dovrebbe aprire un dibattito con la città e il Consiglio e smettere di tirare diritto per la sua strada, superando questa ideologia fossilizzata su ciclabili, tramvia e scudo verde”.
A dichiararlo, in una nota congiunta, i consiglieri comunali Eike Schmidt, Paolo Bambagioni, Massimo Sabatini. (s.spa.)