Mercoledì 13 giugno incontro pubblico con esperti in Piazza della Stazione 4a dalle ore 16. Tre mozioni all'esame della commissione Trasporti giovedì pomeriggio
“E' inaccettabile l'aumento del biglietto da 1,20 a 1,50 euro dal 1° luglio senza il miglioramento del servizio Ataf e le garanzie della riorganizzazione degli autobus funzionale all'avvio della linea 3 e dopo della 2 della tramvia, così come si era impegnato lo stesso sindaco nell'ottobre scorso: una scelta contro le politiche sociali. e sono molti i dubbi sulle presunte agevolazioni per gli utenti e gli abbonati pendolari”. Lo ribadisce Miriam Amato, consigliera del gruppo misto aderente a Potere al Popolo, annunciando l'incontro pubblico da lei promosso e previsto mercoledì 13 giugno dalle ore 16, insieme ad esperti e con comitati, associazioni, sindacati e cittadini, alla sala conferenze, al primo piano, c/o Ufficio Informazioni Turistiche, Piazza della Stazione 4 a. “Si parlerà anche del prolungamento della tramvia fino a piazza San Marco – aggiunge Amato – e dei pali di piazza Unità-Stazione e anche di autobus elettrici che possono essere un’alternativa per attraversare e collegare il centro storico”.
“30 centesimi di aumento è tanto – accusa la consigliera – il Comune e la Regione minimizzano, dicendo che gli abbonamenti non saranno toccati (per ora), mentre gli introiti andrebbero ad Ataf-Busitalia. Gli abbonamenti con le agevolazioni da Isee – insiste la consigliera – sono una scopiazzatura di quelle ferroviarie in vigore dal gennaio 2013, ma in realtà consistono nel mantenimento delle tariffe ordinarie: sono quindi previsti aumenti nel prossimo futuro, in particolare per il cosiddetto allineamento delle tariffe extraurbane alle attuali tariffe ferroviarie?: Oggi per chi è pendolare, sia per chi viene a Firenze che per chi esce da Firenze, ci sono differenze anche significative sui costi non solo dei biglietti ma anche degli abbonamenti? Ci dicono dell’agevolazione della detrazione fiscale del 19% sul costo degli abbonamenti – sottolinea la consigliera – ma si dimenticano di dire che la detrazione sarà al massimo di 47,50 euro su una spesa annua massima deducibile di 250 euro annui, per la dichiarazione dei redditi del prossimo anno: più che un'agevolazione è una vera elemosina per gli utenti”, conclude Amato. (s.spa.)