Trasparenza, rigore, pari opportunità e inclusione lavorativa dei disabili, sicurezza nei cantieri e responsabilizzazione dei committenti privati. Sono i punti cardine del protocollo d’intesa siglato stamani dal sindaco con le rappresentanze sindacali, alla presenza degli assessori all’educazione e alla mobilità.
Nello specifico l’accordo prevede: trasparenza in tutti gli appalti del Comune di Firenze sia di lavori che di servizi che forniture, l’amministrazione incontrerà le organizzazioni sindacali per illustrare e analizzare la programmazione dei lavori pubblici, e ci saranno accordi per Cantieri trasparenti in analogia a quanto già fatto per le tramvie in appalti di importo superiore a due milioni di euro; rigore nell’applicazione dei contratti, prevedendo quindi di utilizzare il contratto collettivo nazionale e i contratti integrativi regionali o territoriali e previsione di costo della manodopera e sicurezza non ribassabili; pari opportunità di genere e inclusione lavorativa dei disabili con l’utilizzo degli strumenti premiali; per garantire la sicurezza dei cantieri utilizzo degli strumenti premiali nei bandi di gara ed istituzione del tavolo permanente per la sicurezza negli appalti di importo superiore a un milione di euro e no al subappalto a cascata; e per la responsabilizzazione dei committenti privati la creazione di una banca dati dei cantieri privati condivisa con i soggetti competenti al controllo al fine di verificare il rispetto delle regole dei cantieri privati.
Nel dettaglio, il protocollo prevede anche: obbligo dell’amministrazione comunale a verificare che, se viene proposto in sede di offerta un diverso contratto, lo stesso garantisca ai dipendenti le stesse tutele economiche e normative di quello indicato dalla stazione appaltante; per i contratti di durata, inserimento nei bandi di gara di specifiche clausole sociali relativamente al riassorbimento complessivo della manodopera già impiegata nell’appalto; che il prezzo non superi il 10% sul punteggio complessivo disponibile (e comunque non oltre il 20%); inserimento tra i criteri premiali dei bandi di gara le modalità di gestione della sicurezza; impegno, in conformità con l’articolo 119 comma 17 del nuovo codice degli appalti, per generalizzare il divieto di subappalto a cascata; inserimento di clausole risolutive del contratto anche nel caso in cui successivamente alla stipula del contratto intervengano elementi interdittivi sulla documentazione antimafia; per appalti di lavori di importo superiore a 1 milione di euro istituzione del Tavolo Permanente della Sicurezza, composto da tutti gli RLS aziendali, un RLST, il coordinatore della sicurezza in fase esecutiva, gli RSPP aziendali, la Direzione Lavori.
NOTA. Il comunicato è stato redatto in forma impersonale in ottemperanza alle disposizioni sulla par condicio scattate con l’indizione dei comizi elettorali per le elezioni europee ed amministrative dell’8 e 9 giugno 2024.