“Bene scegliere le piante tenendo conto dei cambiamenti climatici, ma questo non giustifica i peri cinesi”
“A tre anni di distanza dal tragico nubifragio che devastò il parco dell'Anconella-Albereta e i giardini di Bellariva non si può di certo dire che il piano di ricostruzione sia terminato.
È innegabile che uno sforzo è stato fatto.
Quando avvengono questi eventi imprevedibili e devastanti è sempre difficile ricominciare, ma è giusto farlo” Commentano Arianna Xekalos e Laura Magni, rispettivamente Capogruppo in Consiglio comunale e consigliera del Quartiere 3 del Movimento 5 Stelle
“Quello che si può constatare oggi, a tre anni di distanza, è che al Parco dell’Anconella manca ancora il verde.
È innegabile che siano stati piantati nuovi alberi, ma verde come prima non ce n’è, quindi manca anche l’ombra ed il Parco è meno fruito rispetto a prima. Non solo, ma un gioco per bambini è ancora transennato da mesi” continuano Xekalos e Magni. “Non capiamo poi perché questa amministrazione sia così affascinata dai peri cinesi, che ha voluto piantare anche all’Anconella.
In un Parco come questo si poteva evitare di piantarli e scegliere altri alberi, sempre nel rispetto del cambiamento climatico di cui è doveroso tener conto.
Per ultimo, ma non meno importante, ci piacerebbe sapere se il conto dei 10mila alberi che l’Amministrazione vorrebbe piantare entro la fine del mandato tiene conto degli alberi abbattuti, soprattutto in questi ultimi due anni”. (s.spa.)