Gli agenti del Reparto Antidegrado della Polizia Municipale sequestrano due borse e una cassetta piene di attrezzi vari
Due borse piene di materiale e una cassetta degli attrezzi utilizzabili per scassinare porte e porticini blindati. Ecco cosa hanno trovato gli agenti della Polizia Municipale in un veicolo di proprietà di un 31enne dell’Est Europa che per questo è stato denunciato insieme a due connazionali.
Tutto è iniziato durante un controllo nell’area di Rifredi. Gli agenti del Reparto Antidegrado hanno notato tre persone appartate in una zona isolata in fondo a viale Corsica. Insospettiti dal nervosismo dei tre uomini hanno deciso di effettuare un controllo più approfondito perquisendo anche il loro veicolo. E dalla perquisizione è emersa la ragione del nervosismo: gli agenti hanno rinvenuto due borse piene di materiale utile a "scassinare" porte e portoncini blindati e una cassetta per gli attrezzi completa. Si tratta di materiale professionale di precisione usato nel campo dei serramenti da fabbri, tra cui chiavi artefatte per porte e portoncini blindati con cilindro europeo, una chiave a cilindro per serramenti, una chiave con cilindretto incollato, moltissimi cacciaviti grandi e piccoli, taglierini, forbici da elettricista, pinze, diversi "piedi di porco", un trapano con moltissimi inserti e mini punte da trapano, mini seghetti, una mini smerigliatrice e diversi inserti. E ancora alcune mini lampade da campeggio, un frangivetri a molla, chiavi a brugola, moltissime mini lime, un tensiometro, due paia di guanti da operaio, una chiave per pneumatici e una intera cassetta da attrezzi con chiavi tubolari completa di inserti a bussola e diverse chiavi inglesi di molte misure. Insomma, una grande quantità di materiale utile a scassinare una porta e di attrezzatura utilizzata nei lavori di precisione utile per il rifacimento o rimodellamento di chiavi da portoncini blindati. Tutto è stato sequestrato e i tre uomini, tutti cittadini dell’Est Europa, sono stati denunciati per il possesso di chiavi, grimaldelli e altro materiale senza giustificazione. Uno dei tre è risultato anche destinatario di un ordine di rintraccio per una notifica di chiusura di indagini emesso dalla Procura di Reggio Emilia per il reato di possesso di oggetti atti ad offendere. (mf)