“La mappatura del territorio e lo strumento del bollino verde oltre all'apertura di un tavolo di confronto”
“Firenze, nell'ultimo anno, si è distinta per alcune iniziative virtuose che hanno portato ad accordi con le segreterie territoriali delle rappresentanze sindacali sui contratti per i riders. In particolare – ha ricordato la consigliera del Partito Democratico, presidente della Commissione Lavoro e Istruzione, Laura Sparavigna nel corso di un Question Time al quale ha risposto l'assessore al welfare Andrea Vannucci – nel caso di Runner Pizza c'è stato il riconoscimento di ben 200 riders. E' stata riconosciuta la natura subordinata di questi lavoratori che quindi godranno delle tutele e dei diritti fondamentali previsti dai contratti collettivi nazionali. In particolare il Comune di Firenze si è distinto per la volontà di sostenere alcune iniziative come la mappatura delle aziende del territorio e l'attribuzione di un bollino verde a quelle virtuose e l'apertura di un tavolo di confronto con le imprese del food delivery. L'obiettivo è offrire un servizio adeguato al cliente ma anche garantire il rispetto della dignità e della tutela che ogni lavoratore dovrebbe avere anche nel contesto dell'economia da piattaforma. Auspichiamo che, nello scenario nazionale, si possano attuare delle riforme che permettano una maggiore regolamentazione di queste piattaforme e, come Comune – conclude la presidente della Commissione Lavoro e Istruzione – siamo a completa disposizione per ogni forma di collaborazione e a favore di una maggiore regolamentazione a sostegno dei diritti fondamentali dei lavoratori e proposte di incentivi per le aziende per la messa a norma dei lavoratori oltre a diffondere strumenti per permettere una scelta consapevole tra i consumatori.
“Firenze ha dimostrato che, se c'è la volontà delle parti, si può lavorare per la tutela dei diritti dei lavoratori anche in questi tipi di mansioni e che ricadono nel contratto della logistica. Come amministrazione – ha aggiunto l'assessore Vannucci – abbiamo davanti una doppia sfida: estendere, attraverso incontri con le associazioni di categoria, queste tutele anche ad altri lavoratori dello stesso settore e dall'altro creare i presupposti affinché ci possa essere un consumo consapevole da parte della cittadinanza. Chi chiama deve sapere come l'azienda tratta i propri lavoratori. Le tappe sono serrate e vorrei, entro settembre, dare risposte in Consiglio comunale”. (s.spa.)