Variante al Regolamento Urbanistico, Silvia Noferi (M5S): “Il Comune rinuncia al suo ruolo di controllo”

“Con la sentenza della Cassazione sulla trasformazione di Palazzo Tornabuoni in albergo, non si potevano più effettuare sostanziali modifiche in immobili di prestigio, modificarne la destinazione d’uso con una semplice SCIA. La Cassazione – prosegue la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – intendeva assoggettare ad una maggiore tutela gli immobili di prestigio e, in effetti, dalla lettura delle sentenze emerge chiaramente tutta la enorme serie di illeciti, falsi, collusioni che hanno portato a ribaltare gli esiti delle sentenze del Tribunale di Firenze.

Con queste sentenze gli ordini professionali si vedono bloccati gli interventi di frazionamento in più unità immobiliari, la trasformazione di antichi palazzi storici in strutture ricettive, insomma un provvedimento che potrebbe portare un argine alla commercializzazione della città.

Il Comune – prosegue la consigliera del Movimento 5 Stelle – se ne fa paladino e si inventa una variante per aggirare l’altolà della Cassazione.

Unico Comune in Italia a rinunciare al suo potere di controllo urbanistico tramite le autorizzazioni edilizie, il Comune di Firenze si inventa la “ristrutturazione leggera” sugli immobili storici.

Si potranno portare modifiche sostanziali, a condizioni che si conservi l’immagine esteriore, l’androne, le scale e pochissimi altri elementi; se poi, salite le scale, vi troverete nella ricostruzione di un ambiente completamente artefatto, sarà solo responsabilità della Soprintendenza che avrà concesso l’autorizzazione.

La stessa Soprintendenza che ha autorizzato una foresta di pali in piazza Stazione al posto dei tradizionali pini; la stessa Soprintendenza che ha dato il via libera al sorvolo della Cupola del Duomo senza accertarsi se ENAC avesse dato l’autorizzazione.

Noi non ci fidiamo di demandare solo ad un organismo il controllo e la tutela del patrimonio architettonico.

Con questa variante anche l'UNESCO viene meno al suo ruolo di controllo e tace.

Rigettiamo in pieno la Variante al Regolamento Urbanistico – conclude Silvia Noferi del Movimento 5 Stelle – perché siamo in completo accordo con le sentenze che hanno condannato la trasformazione di palazzo Tornabuoni.

Sui palazzi storici si dovrebbe intervenire soltanto attraverso il restauro, con la cura e il rispetto dell’integrità materiale del Bene ma è evidente che il Comune abbia voluto rinunciare al suo ruolo di controllo per facilitare le speculazioni edilizie e promuovere la campagna di vendita degli immobili che sta cercando di alienare”. (s.spa.)

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