Questo l'intervento della consigliera del gruppo Firenze riparte a sinistra Donella Verdi
"Il Comandante del Polizia Municipale di Firenze, Alessandro Casale, durante un incontro con le organizzazioni sindacali, avrebbe manifestato l’idea di modificare alcuni requisiti per la partecipazione al concorso per l’assunzione in Polizia Municipale, tra cui l’abbassamento del limite di età a 26 anni, anziché a 40, come è attualmente, e il superamento di “prove fisiche” non meglio esplicitate per ottenere l’idoneità.
Questa intenzione resta incomprensibile, trattandosi di Polizia locale e non di forza di polizia dello Stato, adibita all’ordine pubblico (che spetta a poliziotti, carabinieri e finanzieri), come risulta anche dalle sentenze della Corte di Giustizia Europea, le quali riconoscono legittima l'introduzione del limite dell’età massima per le forze dell’ordine, ma non per le polizie locali con compiti prevalentemente amministrativi. Questo provvedimento, se portato avanti, comporterebbe un abbassamento dell'età assai inferiore ai 40 anni attualmente previsti nel regolamento vigente.
Notare però che il requisito dell’età, dirimente per accedere al concorso, non varrebbe per il personale in mobilità proveniente da altri comuni, creando di fatto una disparità di accesso. Inoltre, tutto questo risulterebbe in controtendenza con quanto ci è stato ripetuto fino ad oggi: che l’aspettativa di vita si è alzata e per questo si può rimanere a lavorare di più e andare in pensione più tardi. Senza contare che la non facile situazione economica e sociale del nostro Paese renderebbe necessario che si aumentassero le opportunità per ottenere un’occupazione.
Per quanto riguarda poi le prove fisiche, l’assessore non ci dice in cosa consistano, mentre nel regolamento vigente sono già previsti i requisiti psico-fisici per poter accedere al concorso, cui possono aggiungersi verifiche di capacità tecniche già acquisite o acquisibili (come la guida dei motoveicoli o il maneggio delle armi). Allora a cosa servono questi nuovi requisiti? Ci vogliono dire che per svolgere i compiti di agente di polizia municipale il requisito più importante è quello di essere giovani e forti?
Ci chiediamo se davvero questo provvedimento vada incontro ai bisogni e alle esigenze della città o piuttosto alla necessità di questa amministrazione di dare dimostrazioni, per il presidio del territorio, in chiave muscolare. In effetti, sarebbe in perfetta continuità con le politiche perseguite negli ultimi mesi tutte segnate da un’impronta securitaria, in realtà solo apparente poiché si abbatte sulle categorie più svantaggiare e meno tutelate della nostra società". (fdr)