Queste le dichiarazioni della consigliera del gruppo Firenze riparte a sinistra Donella Verdi
"Sono arrivate le prime lettere ad alcune famiglie del Poderaccio in vista della chiusura del Villaggio entro 18mesi, ma la risposta dell’Assessora Funaro al Question Time che avevamo depositato è assai vaga.
Nell’incontro informativo tenuto dal Comune con gli abitanti del Poderaccio si affermava che con vi sarebbero state ricollocazioni in strutture di accoglienza ma sarebbero state individuate soluzioni autonome intermedie in appartamenti, in attesa di trovare, in tempi brevi, una soluzione abitativa definitiva, oltre a percorsi per inserimenti lavorativi. Ma la realtà pare ben diversa.
Invece si apprende che la struttura di San Paolino, è una “struttura comunitaria”, così l’ha definita l’assessora Funaro ieri in consiglio comunale, sarà utilizzata per i nuclei familiari che presentano particolari forme di fragilità, prima di essere inseriti nei percorsi successivi: non è dato sapere se saranno messi a disposizione appartamenti autonomi, come promesso, corredati dei servizi necessari.
Di fronte a domande esplicite degli abitanti del Poderaccio era stata esclusa dagli uffici comunali la ricollocazione in strutture di accoglienza, dalla risposta ricevuta in aula ci pare che non sia così.
Cosa ha provocato questo cambio di strategia? Oppure si sono volute rassicurare le famiglie rom pur di fargli accettare le lettere?
L’assessora quindi ci conferma che non ci sono piani definiti e certi salvo la certezza che il campo dovrà esser chiuso entro 18 mesi.
Gli abitanti del Poderaccio rimasti sono tutti in regola, stanno a Firenze da anni, i loro figli sono nati e cresciuti al Poderaccio, parlano l’italiano, frequentano la scuola e potranno, ai 18 anni, diventare cittadini a tutti gli effetti ma, adesso il Comune non rinnovando il contratto scaduto a giugno, li ha resi tutti abusivi. Forse per avere mano libera sul da farsi.
Questa accelerazione è avvenuta sull’onda emotiva scatenatasi all’indomani della morte di un ragazzo a causa del comportamento scellerato di alcuni, già assicurati alla giustizia: ciò che non è accettabile è che per questo fatto esecrabile, venga colpevolizzata un’intera comunità.
Il Gruppo Firenze Riparte a Sinistra per primo aveva chiesto, attraverso una Mozione, approvata dal Consiglio comunale, il superamento e non lo “smantellamento”, come ama dire il Sindaco, del Villaggio del Poderaccio. Però, partire dalla data di chiusura, ancor più se individuata oltre il proprio mandato elettorale, senza dare soluzioni abitative certe, non può vederci favorevoli". (fdr)