9 Novembre, Fratelli d'Italia: "Un giorno non vale l’altro. Alcune date entrano nei libri di storia"

"Il 9 novembre 1989 la caduta del Muro di Berlino segnò un momento decisivo : ad essere abbattuto non fu soltanto un muro ma la frontiera tra due mondi contrapposti: quello della Libertà e quello del Comunismo. Metà dell’Europa viveva sotto l’oppressione di regimi comunisti disumani, in condizioni di povertà e privazione di dignità. La caduta del Muro fu un momento di liberazione per milioni di persone, simbolo della fine di un sistema che si rivelò essere un gigante con i piedi d’argilla. Il 9 novembre 1989 ha rappresentato un ritorno all’“ordine naturale” dell’Europa, come suggerì Papa Giovanni Paolo II con la sua metafora dei “due polmoni” dell’Europa, quello occidentale e quello orientale, che finalmente potevano tornare a respirare insieme. La libertà è più forte ed è vincente rispetto ai muri dell’oppressione.
Ancora una volta abbiamo la netta sensazione che la sinistra e il Partito Democratico di Firenze non tengano in alcuna considerazione questa data ma non ne siamo affatto sorpresi. 
Nelle date come quella di oggi in cui la Storia si tinge di rosso, il loro ripudio della violenza e della dittatura e la loro lotta per la libertà e per la democrazia vanno in sonno. Se ne riparla domani".

Lo dichiarano i consiglieri di Fratelli d'Italia Angela Sirello, Alessandro Draghi, Matteo Chelli e Giovanni Gandolfo
(fdr)
 

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