Al via restauro conservativo del Tabernacolo di Santa Rosa

Bettini: “Grazie a Friends of Florence e al Comitato per il Decoro e il restauro dei Tabernacoli un intervento per ridare bellezza a un manufatto di pregio”

Tornerà a nuova vita il Tabernacolo del Torrino di Santa Rosa. Prendono il via infatti i lavori di restauro per un importo complessivo che si aggira intorno ai 20mila euro, frutto del finanziamento dell'associazione Friends of Florence, con il loro Florence Chapter che ha già restaurato sette Tabernacoli in Oltrarno. Il Comitato per il Decoro e il Restauro dei Tabernacoli, che da anni si prende cura di questi manufatti in tutta la città, effettuerà, grazie alla collaborazione dell’architetto Moreno Perini, parte delle operazioni necessarie allo svolgimento dei lavori, che avranno una durata indicativa di 90 giorni. Il restauro sarà seguito e diretto dai tecnici del Servizio Belle Arti del Comune di Firenze, ente proprietario del tabernacolo. L’affresco verrà restaurato da Bartolomeo Ciccone, mentre della parte lapidea si occuperà il restauratore Stefano Landi.

“I tabernacoli hanno un grande valore artistico e culturale e rivestono importanza anche sul fronte del decoro urbano. - sottolinea la vicesindaca Alessia Bettini – Grazie al supporto di Friends of Florence e del Comitato per il Decoro e il restauro dei Tabernacoli prende il via un intervento atteso per ridare bellezza a un manufatto di pregio”.

Il Tabernacolo si trova proprio accanto all’omonimo Torrino a nord della porta di San Frediano. All’interno del tabernacolo in pietra forte, costruito nel 1856 su progetto dell’architetto Felice Franciolini, si trova un affresco degli inizi del XVI secolo attribuito a Ridolfo del Ghirlandaio. A ridosso delle mura infatti esisteva un piccolo oratorio dedicato a Santa Rosa, annesso ad un antico convento detto di San Guglielmo, entrambi demoliti nel 1743. Del fabbricato restò in piedi solo il tabernacolo che nel 1856 il governo di Toscana fece ricostruire attorno all’affresco esistente, col consenso della famiglia Antinori, proprietaria dell’oratorio demolito.

L’opera è stata restaurata venti anni fa, come riporta una piccola lapide in pietra a sinistra della nicchia. Il telaio del vetro protettivo che poggia sulla pittura è arrugginito e necessita di sostituzione, così come la grata esterna che verrà rimossa. Si interverrà anche sull’edicola in pietra con cuspide a guglia.

L’intervento rientra nel progetto Florence I Care che prevede proprio la ricerca di sponsorizzazioni ed erogazioni liberali per interventi di restauro o manutenzione straordinaria su beni culturali cittadini.

 

(sa. ca.)

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