Albanese, Bianchi e Giuliani (PD): “La sinistra strumentalizza la questione del linguaggio di genere”

“E' una inaccettabile strumentalizzazione politica, l'ordine del giorno – replica ai consiglieri di Sinistra Progetto Comune la vice capogruppo PD Benedetta Albanese a nome di tutte le consigliere del Partito Democratico – si incentrava su una inesistente violazione dello statuto. Nel merito il PD ha fatto moltissimo nella scorsa consiliatura e anche in attuazione del programma di mandato continuerà a lavorare con convinzione e determinazione, come ha sempre fatto, nel rispetto della parità di genere e del linguaggio di genere. Il tema ci è assolutamente caro, da qui la reazione nei confronti delle affermazioni dei consiglieri della Lega, scaturita non dall'ordine del Giorno bensì animata da un confronto su un principio per noi sacrosanto”.

“Questo Comune si è distinto e sta continuando a distinguersi per un'attenzione alla parità di genere sia in quelle che sono le istituzioni delle nostre cariche sia per gli atti che vengono presentati. Ai consiglieri di Sinistra Progetto Comune voglio ricordare – replica la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – che l'articolo 5 dello Statuto è stato integrato con due commi particolari, che sono il 4 bis ed il 4 ter che danno un senso al lavoro amministrativo che abbiamo svolto nella passata consiliatura e che ci ha visto lavorare con l'Accademia della Crusca sulle linee guida per l'uso del genere nei linguaggi amministrativi e che ci ha portato anche ad un progetto, finanziato dalla Regione Toscana, su Genere e Linguaggi con Cecilia Robustelli, la stessa Accademia della Crusca e che ha coinvolto anche l'Università di Firenze per la stesura del Bilancio di Genere con la professoressa Annamaria Di Fabio. I consiglieri di sinistra chiedevano al sindaco e alla giunta di pubblicare, almeno in rete civica, la versione adeguata al linguaggio di genere, considerato che l'atto declinato, solo al maschile, costituisce palese violazione delle disposizioni dell'atto fondamentale del nostro Comune. Niente di più falso. La sinistra – prosegue la vice presidente del Consiglio Giuliani – continua a strumentalizzare la questione. Come abbiamo ripetutamente detto in sede di dibattito non si tratta solo di una questione di linguaggio, ci tengo a sottolinearlo, ma è un aiuto a tutte le amministrazioni a mettere a fuoco quella che è la differenza di genere. Quando ci si trova a lavorare, in qualsiasi campo, ci si deve porre la domanda se c'è un bilanciamento di genere. Un lavoro importante e profondo, fatto nelle direzioni del Comune di Firenze. L'articolo 5 ha cercato di rispettare l'uso dei regolamenti e gli atti che vengono proposti. I due nuovi commi introdotti ricordano che ogni regolamento deve essere declinato al maschile ed al femminile salvaguardando la scorrevolezza ed il senso dei testi. Niente deve essere aggiunto a quello che è già stato fatto. Tutti i regolamenti – prosegue Giuliani – recepiscono quanto scritto nello Statuto”.

“Rispetto alla mozione discussa, l'impegno deve essere di dare una lettura dalla prospettiva di genere e delle politiche fatte in questa città. Nel dibattito è sembrato evidente l'intenzionalità, da parte del Partito Democratico, di promuovere una politica che sia una politica attenta alla differenza di genere. Come presidente della Commissione Pari Opportunità – conclude Donata Bianchi – è questo un impegno che intendo prendere nel corso di questa consiliatura”. (s.spa.)

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