Andrea Asciuti (Lega): “Consacrazione di Firenze al Cuore Immacolato di Maria”

“Come si dice… è passato poco più di un anno, ma sembra un secolo, tanto è cambiato il mondo e la mia città! Era il periodo in cui il neo-eletto Sindaco Nardella presentava il suo programma di governo e io ebbi l’ispirazione, dopo aver riflettuto sui tanti e profondi Mali che affliggevano la città, di domandare, in Consiglio comunale, al Sindaco non presente, un atto religioso. Il 16 settembre – ricorda il consigliere della Lega Andrea Asciuti nel corso di una comunicazione in Consiglio comunale – domandai un gesto cristiano che i nostri antenati hanno compiuto più volte, quando si sentivano schiacciati davanti alle avversità; feci appello al Sindaco affinché si facesse promotore della consacrazione della città al Cuore Immacolato di Maria, se possibile con la collaborazione dell’arcivescovo, in caso contrario procedendo anche da solo. Sono pienamente consapevole che la mia proposta, nell’Italia del 2019, sia suonata come provocatoria. Ma il carattere provocatorio scompare, se ci si informa e se si allargano gli orizzonti nello spazio e nel tempo. Che piaccia o non piaccia – ha proseguito Andrea Asciuti – le consacrazioni e gli affidamenti pubblici fanno parte della nostra Storia; quando l’Italia era più cristiana, l’Autorità Politica e quella Religiosa agivano di comune accordo e i vescovi compivano l’atto in presenza dell’Autorità civile-politica. E proprio in questo palazzo, nel 1527, il Senato di Firenze aveva proclamato Cristo unico Re della città e sua Madre come Regina. Molti pensano di poter vivere bene senza l’aiuto della Madonna, senza pregare quella Signora che a Firenze è onnipresente, nelle chiese, nei monumenti, nelle strade, nei muri, nei tabernacoli, nei nomi dei luoghi… I nostri antenati, al contrario, Le erano molto devoti, a Lei rivolgevano la mente e il cuore e la sua immagine ovunque ponevano. Cari fiorentini del XXI secolo, siate sinceri: rifiutare sdegnosamente la consacrazione alla Madonna ha portato “fortuna” alla città di Firenze? Dopo qualche mese dalla mia domanda, rifiutata con sdegno e sberleffi, si è sviluppata l’epidemia e si è abbattuta sulle nostre teste l’ancora più tragica gestione dell’epidemia. La città si è svuotata, è diventata irriconoscibile, sono fuggite le tante persone italiane o straniere che soggiornavano per motivi turistici o di studio. L’economia, in gran parte fondata sul Turismo, è crollata, la disoccupazione è salita a livelli mai visti, lo spettro della povertà incomincia ad aggirarsi per le vie. Cosa vogliamo fare? Pensiamo veramente di essere così bravi da far risuscitare la città? Vogliamo insistere sulla strada del laicismo ideologico e chiuso, oppure vogliamo renderci conto che nella scorsa primavera altri sindaci italiani, di città e di paese, non si sono vergognati e hanno proceduto a una lunga serie di consacrazioni e affidamenti? Hanno sbagliato loro oppure è sbagliato il laicismo orgoglioso?

Io non ho dubbi – ha concluso il consigliere della Lega Andrea Asciuti – e ritorno a domandare – ai consiglieri, al sindaco – la consacrazione della città al Cuore Immacolato di Maria visto che domani 8 Dicembre festeggiamo l’Immacolata Concezione”. (s.spa.)

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