Andrea Asciuti (Lega Salvini Firenze): “Appello ai sindaci d’Italia per mettere le proprie città, i propri territori, sotto la protezione del Cuore Immacolato di Maria”

"In questo periodo di attesa della Santa Pasqua di Resurrezione e di grave pandemia, alla quale purtroppo seguirà anche una gravissima crisi economica e sociale, chiediamo ai Sindaci d'Italia, di mettere le proprie città, i propri territori, sotto la protezione del Cuore Immacolato di Maria. In particolare esortiamo il sindaco di Firenze Dario Nardella ed il sindaco di Bergamo, città più colpita del Paese, Giorgio Gori, a consacrare le città al Cuore Immacolato di Maria, possibilmente con la presenza dei rispettivi Vescovi”. Lo affermano Andrea Asciuti, Consigliere comunale di Firenze, e Filippo Bianchi, consigliere comunale di Bergamo, fiorentino di nascita, bergamasco d'adozione, entrambi della Lega, che hanno appena aderito, assieme a politici di vari schieramenti e territori, all'appello aperto “ai Sindaci, affinché affidino a Dio, attraverso la Madonna e i Santi, la lotta al Coronavirus”: (consacrazionealcuoreimmacolatodimaria.oneminutesite.it), di seguito riportato:

A tutti i Sindaci d'Italia,

Nella consapevolezza, ormai largamente condivisa, che stiamo attraversando uno dei periodi più drammatici della storia d’Italia, ci rivolgiamo a Voi che avete una responsabilità politica a livello locale, a Voi che siete i successori dei tanti Re e Signori che hanno governato l’Italia prima della sua unificazione politica. Nel corso della lunga storia del Paese i governanti hanno condiviso la Fede del popolo, senza vergogna e non hanno mancato di presenziare agli eventi religiosi più importanti, anzi, in molti casi si sono fatti promotori della Fede ed hanno gestito il loro potere in armonia con il potere religioso rappresentato dalla Chiesa. La Storia ci mostra innumerevoli casi di questa sintonia, in particolar modo durante le emergenze di vario tipo: guerre, carestie, epidemie, calamità naturali. La penisola è disseminata di chiese, monumenti, statue, tradizioni, feste che ricordano come, nei momenti più tragici, autorità politiche ed ecclesiastiche si siano ritrovate concordi nel ricorrere al Dio che si è rivelato in Cristo e ci viene insegnato dalla Chiesa. Quando i problemi sovrastano enormemente le forze umane cos’altro rimane da fare? L’epidemia da coronavirus ha risvegliato la solidarietà fra gli italiani, anche per molti brutti episodi che si sono visti all’estero: italiani respinti e trattati indistintamente come appestati. La solidarietà, la voglia di ricominciare possono essere una base di partenza, ma non sono così potenti da fermare l’epidemia e la devastante crisi economica e sociale che si sta profilando. Abbiamo necessariamente bisogno di un aiuto dal Cielo, come hanno compreso, in circostanze simili, i nostri antenati. Le città si sono rivolte spesso alla Madonna o ai Santi protettori locali o ai Santi più invocati per quella particolare malattia. Possiamo riscontrare voti, promesse, atti di affidamento, consacrazioni…

Dopo le apparizioni di Fatima (1917) la formula più idonea, secondo le raccomandazioni del Cielo, sembra la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Ma farebbe bene anche chi volesse mantenersi fedele alla storia locale, invocando santi come per esempio: San Carlo Borromeo a Milano (peste del 1576-77), Santa Rosalia a Palermo (peste del 1624), la Madonna della Salute a Venezia (peste del 1630-31), San Michele Arcangelo nel Gargano (peste del 1656), la Madonna dell’Impruneta a Firenze (peste del 1633), San Gennaro a Napoli (peste del 1656), San Michele Arcangelo a Roma (peste del 590), San Giovanni Bosco a Torino (colera del 1854), ecc. Dio vuole che le preghiere siano accompagnate dalla Fede e da una sincera volontà di conversione, come hanno insegnato i Santi Pastori che hanno guidato il popolo cristiano lungo i secoli.

Questa sarà l’occasione per riscoprire l’importanza della Fede nella vita dei singoli e nella nazione intera; segni incoraggianti già si riscontrano, infatti in ogni angolo del Paese si stanno riscoprendo preghiere e devozioni tradizionali. La nostra gente, per la prima volta in duemila anni privata della Santa Messa, cerca conforto e speranza nella Fede ed il popolo vuole (e merita) Istituzioni che abbiano l’umiltà ed il coraggio di guardare in Alto. Siamo confortati dal fatto che già oltre ottanta Sindaci (come ad esempio quelli delle città di Venezia, Siena, Nuoro, Ascoli Piceno, Treviso, Viterbo, Verona, Siracusa, Pavia, Catania, ecc.) ed il Governatore della Sardegna abbiano già compiuto degli Atti pubblici di Affidamento alla Madonna o al Patrono. Bene, ma non è sufficiente. Ci vuole una mobilitazione su scala nazionale. La situazione è molto grave, si richiede uno sforzo estremo da parte di tutte le persone di buona volontà. E fra queste mettiamo pure i non-cattolici, ai quali domandiamo uno sforzo di comprensione: non dovranno sentirsi discriminati, perché la preghiera cattolica non è un atto ostile, al contrario è a beneficio di tutti, nessuno escluso. Ai non-cattolici chiediamo rispetto per un atto pacifico che, dal loro punto di vista, al massimo sarà inutile. Ai custodi intransigenti della laicità dello Stato diciamo che ci sono molti modi di concepire la laicità, se la si concepisce come una nozione astratta, come una impossibile neutralità fra tutte le credenze e non-credenze, una neutralità che nega implicitamente la storia concreta e l’identità dei popoli, allora questo concetto di laicità è certamente errato.

Esortiamo Voi Sindaci a mettere, in quanto uomini di governo, la Vostra città, il Vostro territorio sotto la protezione di Dio; Vi esortiamo ad organizzare, possibilmente con la presenza del Vescovo locale o di un presbitero incaricato, un atto solenne di preghiera oppure di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria o di affidamento ai Santi Patroni, affinché venga a cessare l'epidemia di coronavirus, con l'impegno di riprendere con maggior fervore la nostra vita di fede; opportuna sarebbe anche la promessa di ringraziare con un monumento o con una pubblica ricorrenza annuale di preghiera”.

Appello esteso anche a Governatori, Sindaci, Assessori, Consiglieri (regionali, provinciali, comunali, municipali), Parlamentari possono sostenere il presente appello inviando una mail al seguente indirizzo: appellocoronavirus@gmail.com. L'elenco di coloro che appoggiano l'appello viene aggiornato periodicamente. (s.spa.)

Asciuti e Bianchi. Foto del 2019
Asciuti e Bianchi alla Basilica Maggiore di Bergamo. Foto del 2019
Scroll to top of the page