“Il ritorno in Italia di Silvia Romano si presta a molte riflessioni. Mettiamo fra parentesi l'accoglienza del Presidente Conte e del Ministro Di Maio, un’accoglienza trionfale che, invece, oggettivamente ha significato il trionfo dei terroristi, in quanto – sottolinea il consigliere della Lega in palazzo Vecchio Andrea Asciuti – hanno intascato soldi dallo Stato italiano e in quanto si sono potuti vantare di aver convertito all’Islam la prigioniera occidentale e “infedele”.
Ripassiamo la Storia: da quando è nato l’Islam, i musulmani rapiscono e schiavizzano i cristiani. Nel Medioevo erano sorti due Ordini Religiosi, i Trinitari e i Mercedari, che avevano come scopo principale la liberazione, generalmente tramite il pagamento di un riscatto, dei prigionieri cristiani. Ma i soldi provenivano dalle offerte dei fedeli e non dagli Stati. Questo è il punto. E’ lecito usare somme considerevoli, provenienti dalle tasse, per liberare un cittadino italiano rapito all’estero? Soprattutto se il cittadino, volontariamente (e, quindi, irresponsabilmente), si è posto in una situazione a grave rischio?
La risposta è NO. Perché i soldi del riscatto verranno certamente spesi per moltiplicare il Male, altri crimini, altri rapimenti, altre uccisioni. Oggi – prosegue il consigliere Andrea Asciuti – salviamo un cittadino rapito (o più rapiti), domani ci saranno molti più rapiti e uccisi. Altre organizzazioni criminali saranno invogliate a seguire questa strada, impareranno quanto sia facile guadagnare cifre stratosferiche rapendo, a rischio zero, i cittadini italiani che si avventurano nelle tante zone dove la Legge non regna.
Anche in Italia abbiamo avuto una stagione, anni Settanta-Ottanta, caratterizzata da frequenti rapimenti. Come ne siamo usciti? Con una legge rigorosa - le Nuove Norme in materia di sequestri di persona a scopo di estorsione (1991) - che prevedeva il sequestro dei beni del rapito e dei familiari, impedendo così il pagamento del riscatto. Ecco, questa legge – conclude il consigliere della Lega Andrea Asciuti – dovrebbe essere adattata ed estesa ai rapimenti all’estero. I criminali dovranno sapere che, rapendo cittadini italiani, non potranno ricevere soldi né dai familiari, né dagli amici, né dallo Stato. Potrebbe sembrare una legge crudele, ma in realtà sarebbe la meno crudele, perché scoraggerebbe la moltiplicazione del Male”. (s.spa.)