Anniversario scoppio guerra civile in Libano, il vicepresidente del Consiglio Draghi l’ha ricordato nella seduta di oggi

“Alle 12 in punto di domenica, tutto il Libano si è fermato per osservare un minuto di silenzio. Un gesto simbolico voluto dal primo ministro Nawaf Salam per ricordare la scintilla d’avvio, quel 13 aprile di cinquanta anni fa, di quella che viene comunemente chiamata “la guerra civile libanese”. Quella domenica, un autobus che trasportava una trentina di attivisti palestinesi è stato preso di mira nel quartiere cristiano di Ain el-Remmaneh dove, poche ore prima, era avvenuto un tentato assassinio del capo delle Falangi, Pierre Gemayel. Inizia così la spirale di un conflitto destinato a durare ben 15 anni, fino al 1990. 

Il vicepresidente Draghi ha voluto in aula ricordare i 200 mila morti, di quella che fu la Svizzera del Medio Oriente e il mezzo milione di espatriati che hanno contribuito ad aumentare la diaspora libanese

Il mio abbraccio alla piccola comunità libanese di Firenze, e a tutti coloro che hanno sofferto duramente la distruzione del paese dei cedri. A quella classe dirigente, al ceto medio che ha dovuto abbandonare per sempre una nazione flagellata dalle violenze”. 

Questo l’intervento del vicepresidente vicario del Consiglio comunale Alessandro Draghi nella seduta di oggi

(fdr)

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