Antonella Bundu, Dmitrij Palagi (SPC): “Per il ritiro dei decreti sicurezza, che hanno prodotto disumanità, incertezza e insicurezza”

“Anche alla luce del dibattito che abbiamo sollecitato in Consiglio Comunale, in merito alle tematiche dell'accoglienza e dell'immigrazione, abbiamo deciso di depositare oggi una risoluzione “per l'abrogazione dei decreti sicurezza”. Lo facciamo – spiegano i consiglieri di Sinistra progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – nel giorno in cui arrivano a Firenze Stefano Caselli (coordinatore sanitario della nave Mediterranea) e Francesca Zanoni (avvocata a bordo della nave Mare Jonio come guest coordinator), ospiti questo pomeriggio alla festa di Firenze Città Aperta alla Casa del Popolo di Settignano. Il nuovo Governo ha suscitato grandi speranze nel Paese, ma temiamo molto la mancanza di una netta discontinuità, soprattutto perché il Partito Democratico ha inaugurato con Minniti un'impostazione, inaspritasi poi con Salvini, ma già delineatasi con il centrosinistra al Governo. Il Movimento 5 Stelle ha invece direttamente votato le leggi volute dalla Lega. Per questo è bene chiedere subito a tutti i livelli politici ed istituzionali un impegno diretto a far sì che il tema dell'immigrazione non sia più il capro espiatorio del malessere sociale dovuto alla crisi economica. Bisogna gestire diversamente il tema dell'accoglienza e non rendere più possibile che si verifichino situazioni come quella della Mare Jonio (fra le altre), dove chi si occupa di salvare vite umane viene criminalizzato e messo a rischio. Il Comune di Firenze – concludono Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – non può limitarsi a qualche dichiarazione e con questa risoluzione vogliamo dare l'opportunità di un primo gesto concreto”. (s.spa.)


Segue il testo della risoluzione

Soggetti proponenti: Antonella Bundu, Dmitrij Palagi

Oggetto: per l’abrogazione dei decreti sicurezza

 

Il Consiglio Comunale

Premesso

- che con Legge 1° dicembre 2018, n. 132 è stato convertito in legge, con modificazioni, il decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, recante “Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”;

- che con Legge 8 agosto 2019, n. 77, è stato convertito in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 giugno 2019, n. 53, recante “Disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica”;

Dato atto delle conseguenze nefaste derivanti dalle politiche poste in essere dal Ministro Minniti e poi inaspritesi con il Ministro Salvini, congiuntamente all’approssimazione delle iniziative diplomatiche dei responsabili succedutisi al Ministero degli Esteri, avendo in particolare aperto canali diplomatici e avendo sottoscritto intese operative di deterrenza e contenimento dei flussi migratori con lo stato libico, perseguite con strumenti condannati anche dalle Nazioni Unite;

Ricordatele oltre trentamila vittime accertate tra i naufraghi e i migranti, che hanno disperatamente affrontato i rischi della migrazione attraverso territori e realtà infernali, quali i centri di detenzione libici, in cui sono all’ordine del giorno sovraffollamento, torture, stupri, denutrizione, malattie, mutilazioni, privazione di ogni elementare diritti civile;

Considerate le posizioni defilate, quando non contrarie, tenute dai Governi europei in materia di gestione concordata dei flussi migratori, cui confidiamo l’Unione ponga quanto prima rimedio, trovando soluzioni confacenti all’emergenza contingente, ma anche nell’affrontare le cause che la determinano;

Preso atto della timida apertura del nuovo Esecutivo, con la linea di condotta recentemente proposta dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Professor Giuseppe Conte, volta in parte al superamento dell’intransigenza miope e sconsiderata difesa dal precedente esecutivo, da lui stesso guidato ma che al momento non condanna apertamente le politiche precedentemente conseguite;

Evidenziato come sia stato smantellato quasi completamente un sistema di accoglienza emergenziale che ha comunque permesso di tamponare le conseguenze delle migrazioni sul nostro territorio, offrendo almeno il minimo indispensabile alla sopravvivenza di migliaia di migranti, secondo criteri di accoglienza sostenibile ma che non si occupa della sostenibilità del sistema d'accoglienza stesso nel medio-lungo periodo;

Ricordato come la Commissione Affari costituzionali della Camera abbia affidato l’esame di una proposta di legge d’iniziativa popolare per la “Promozione del regolare soggiorno e dell'inclusione sociale e lavorativa degli stranieri non comunitari”;

 

Impegna il Sindaco e la Giunta:

  1. A rappresentare al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno, al Ministro degli Esteri, al Ministro della Difesa, al Ministro dei Trasporti, in particolare, come pure al Governo italiano nella sua interezza, il sentimento della Città di Firenze nell’auspicio che sia quanto prima affrontata confacentemente la crisi umanitaria, diversamente da quanto fatto fino ad oggi;

 

  1. A rappresentare ai Gruppi parlamentari della maggioranza la necessità di superare fin da subito la lettera dei due “decreti sicurezza”, anche con la loro abrogazione, affinché possa essere restaurato almeno il quadro normativo previgente, ma proseguendo nella volontà dell’abrogazione della Legge 30 luglio 2002, n. 189;

 

  1. Ad affrontare con una normazione adeguata sia la vicenda specifica della migrazione mediterranea, sia la più ampia questione della permanenza temporanea o definitiva degli stranieri sul territorio dello Stato, entrati a titolo diverso, superando le norme che si sono via via succedute negli anni, affrontando complessivamente e sistematicamente la materia;

 

  1. Ad inoltrare il presente atto a:

- Presidente del Senato della Repubblica;

- Presidente della Camera dei Deputati;

- Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri tutti;

- Presidenti dei Gruppi Parlamentari;

- Presidenti delle Commissioni parlamentari Affari costituzionali, Esteri, Difesa.

 

La Consigliera, Antonella Bundu

Il Consigliere, Dmitrij Palagi

 

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