Antonella Bundu, Dmitrij Palagi (SPC): “La lotta per l'ambiente non è una moda, la piazza di venerdì non è un bacino elettorale”

“Tra i primi atti depositati dal gruppo Sinistra Progetto Comune prima della pausa estiva c'è una mozione per dichiarare lo stato di emergenza climatica, che poi abbiamo ritirato per lavorare su un testo condiviso da tutte le componenti della VI Commissione consiliare (Ambiente e mobilità). Condividiamo la soddisfazione del suo Presidente Calistri per l'esito del Consiglio Comunale di lunedì scorso, anche se comprendiamo bene le critiche espresse dal movimento Fridays For Future Firenze in risposta al Sindaco Nardella. Con stupore abbiamo letto che anche la Lega sarà in piazza venerdì, all'importante terzo sciopero mondiale per il clima. Il capogruppo Bussolin – dichiarano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – ha parlato di rifiuti come risorsa e non ci risulta strano che nessun altro gruppo consiliare abbia votato a favore di un nostro emendamento, in cui provavamo a ricordare una verità banale: la tematica ambientale deve essere collegata all'analisi del sistema economico e produttivo (“sfruttare i rifiuti” non è esattamente una soluzione in linea con il cambiamento necessario).

Abbiamo evocato la parola “capitalismo” durante la seduta di Palazzo Vecchio dello scorso lunedì e questo ha scatenato qualche reazione fuori luogo. Eppure – continuano i due consiglieri di Sinistra Progetto Comune – occorre capire il collegamento tra questione economica e questione ambientale, altrimenti rimane solo un atteggiamento “alla moda” destinato a lasciare ancora di più senza speranze le nuove generazioni.

Quello che ricordano le ragazze e i ragazzi del movimento Fridays For Future è corretto: loro hanno un compito di sensibilizzazione e denuncia. Alla politica spetta l'onere della proposta e l'impegno di azioni concrete. Purtroppo su aeroporto, inceneritore, sottoattraversamento per l'Alta Velocità e adesso Olimpiadi si misura l'incoerenza della maggioranza di Palazzo Vecchio sulle tematiche ambientali. Comunque le piazze sono grandi, le manifestazioni partecipate eterogenee: saremo anche noi a manifestare per il clima, senza voler in nessun modo strumentalizzare – concludono Bundu e Palagi – l'importante battaglia per opporsi allo sfruttamento del pianeta (e degli esseri umani)”. (s.spa.)

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