“Ho aderito all’appello ‘Facciamo pace a Gerusalemme’ promosso dalla ‘Tavola per la Pace di Assisi’, dal ‘Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani’, dal ‘Centro di Ateneo per i Diritti Umani Antonio Papisca’ e dalla ‘Cattedra Unesco dell’Università di Padova’.
Non possiamo voltarci dall’altra parte. C’è un popolo – ricorda la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi con le consigliere PD Angela Protesti del Quartiere 2 e Gabriella Bellucci del Quartiere 4 – che da oltre 70 anni vive una graduale diaspora dentro territori martoriati e via via sempre più occupati illegalmente a seguito delle decisioni di governi israeliani che si sono succeduti negli ultimi anni, come inutilmente denunciato più volte dall’ONU e dall’UE.
Come si scrive nell’appello, c’è solo un modo per mettere fine alle terribili violenze che stanno insanguinando Gerusalemme e la Terra Santa: riconoscere ai palestinesi la stessa dignità, la stessa libertà e gli stessi diritti che riconosciamo agli israeliani. Nessuna pace può essere edificata sulla persecuzione di un intero popolo, sull’occupazione militare, l’arbitrio, gli abusi, la sopraffazione, l’umiliazione, le deportazioni, l’apartheid, la continua violazioni di tutti i fondamentali diritti umani.
Firenze, tutta, può e deve svolgere fino in fondo il suo ruolo di città per la pace e i diritti umani. Ci sono due popoli che soffrono, c’è anche una società civile israeliana che chiede pace e la pace non può che passare attraverso il riconoscimento di pari dignità.
Sono state formulate numerose road map, strategie, ipotesi di scenario, ma tutto è andato in fumo, in alcuni casi per reciproche responsabilità delle leadership. Generazioni di uomini e donne palestinesi e israeliani – prosegue la presidente Donata Bianchi con Angela Protesti e Gabriella Bellucci – si sono succedute e morte sui campi di uno scontro inumano.
Adesso, come conclude l’appello, non c’è più tempo, tutti devono fare al loro parte, anche Firenze simbolicamente come città della Pace e nel nome del Sindaco La Pira.
Adesso le istituzioni della politica nazionale, europea e internazionale devono intervenire energicamente – conclude la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi con le consigliere Angela Protesti e Gabriella Bellucci – per far rispettare il diritto internazionale dei diritti umani, la legalità internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite”. (s.spa.)