Approvata risoluzione sul riconoscimento dello Stato di Palestina

Luca Milani (Capogruppo PD): “Tentiamo un’ultima possibilità per una pace giusta di due popoli in due Stati”

Il Consiglio comunale ha approvato, con 21 sì e 6 no, la risoluzione proposta da Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune), Stefania Collesei e Luca Milani (Partito Democratico), Caterina Arciprete (Alleanza Verdi Sinistra – Ecolò), Cecilia Del Re (Firenze Democratica), Lorenzo Masi (Movimento 5 Stelle) che chiede il riconoscimento dello Stato di Palestina.

Queste le dichiarazioni del capogruppo del Partito Democratico Luca Milani:

“Parto da una riflessione di Sabino Cassese sul Corriere della Sera di Sabato scorso, per spiegare e motivare circa l’urgenza del riconoscimento dello Stato di Palestina, che il Consiglio comunale di Firenze ha votato pur non senza le solite polemiche.

Cassese si chiede se il diritto internazionale ha fallito la sua missione pacificatrice nel mondo.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, dopo tutto quello orrore, si era sperato in un mondo tranquillo, senza guerre, almeno nelle zone colpite dai due conflitti mondiali.

Invece in Europa sono ora in corso due scontri che, nella loro conduzione, violano non solo la Carta delle Nazioni Unite, ma anche i principi del diritto bellico, secondo i quali non bisogna colpire i civili.

Il Segretario generale delle Nazioni Unite, parlando all’Assemblea generale, il 24 settembre scorso, ha ripetuto più volte che lo stato del mondo è insostenibile e che sono minacciate le basi stesse del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, con i civili che pagano il prezzo più alto.

Per la pace e la sicurezza nel mondo vi sono crescenti minacce che derivano non solo dalla fragilità della rete posta in essere ottant’anni fa (nel 2025 si celebreranno gli 80 anni della Carta delle Nazioni Unite), ma anche dalla stessa fragilità interna degli Stati dove la debolezza o l'assenza di democrazia impedisce l’azione dei freni interni che possono impedire/limitare le aggressioni esterne.

Nel conflitto in essere in Medio Oriente c’è un solo Stato riconosciuto, quello di Israele.

È giunto il momento di riconoscere anche lo Stato di Palestina per tentare un’ultima possibilità per una pace giusta di due popoli in due Stati.

Dopo tutto quello che sta accadendo arriverà, prima o poi, la fine del conflitto e allora dobbiamo chiederci da dove ripartire. Evidentemente dal rispetto e dal conformarsi al diritto internazionale!

Il solo e unico baluardo alla barbarie, alla disumanizzazione, alla prevaricazione degli uni sugli altri. Negli anni numerose le risoluzioni delle Nazioni Unite hanno rivolto intimazioni nel conflitto arabo-Israeliano:

Risoluzione 181 (1947):

Prevede la partizione della Palestina in due Stati, uno ebraico e uno arabo, con Gerusalemme sotto amministrazione internazionale. Questo piano fu accettato dai leader sionisti ma respinto dagli Stati arabi.

Risoluzione 194 (1948):

Propone il ritorno o il risarcimento dei rifugiati palestinesi e garantisce il libero accesso ai luoghi sacri. È spesso citata in riferimento al diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi.

Risoluzione 242 (1967):

Adottata dopo la Guerra dei Sei Giorni, chiede il ritiro di Israele dai territori occupati (Cisgiordania, Gaza, Golan e Sinai) e il riconoscimento di tutti gli Stati della regione. Questa risoluzione è fondamentale nel contesto del processo di pace e dei negoziati sul futuro della Palestina.

Risoluzione 338 (1973):

Chiede l’implementazione della Risoluzione 242 e un cessate il fuoco immediato nella guerra del Kippur. Sottolinea l’importanza dei negoziati per una pace duratura.

Risoluzione 446 (1979):

Afferma che gli insediamenti israeliani nei territori occupati non hanno validità legale e rappresentano un ostacolo alla pace.

Risoluzione 478 (1980):

Condanna l’annessione di Gerusalemme Est da parte di Israele e afferma che lo status della città deve essere determinato tramite negoziati.

Risoluzione 2334 (2016):

Condanna gli insediamenti israeliani come illegali e un ostacolo alla soluzione dei due Stati. Sollecita la fine delle attività di colonizzazione nei territori palestinesi occupati.

Risoluzioni dell’Assemblea Generale:

L’Assemblea Generale ha adottato numerose risoluzioni che esprimono il sostegno ai diritti del popolo palestinese, ma non hanno lo stesso potere vincolante delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Alcune di queste includono:

Risoluzione 3236 (1974): Riconosce il diritto all'autodeterminazione dei palestinesi, il diritto al ritorno dei rifugiati e alla sovranità su risorse naturali.

Risoluzione 67/19 (2012): Riconosce la Palestina come Stato osservatore non membro dell’ONU, segnando un passo simbolico verso il riconoscimento internazionale.

Queste risoluzioni riflettono il contesto storico e politico del conflitto e influenzano le dinamiche del processo di pace, sebbene l'implementazione concreta resti ancora una sfida, non c’è altra strada che perseguire il Diritto internazionale a partire dal riconoscimento dello Stato di Palestina. (s.spa.)

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