“I rappresentanti sindacali ascoltati oggi nelle Commissioni congiunte sviluppo economico e istruzione, lavoro e formazione ci hanno fatto un quadro, per molti aspetti condivisibile, su come tentare una ripartenza dopo l’emergenza socio sanitaria. Ma rimaniamo perplessi. La critica principale che poniamo al provvedimento messo in atto dal Governo – spiega Emanuele Cocollini – riguarda la mancanza di una visione d’insieme per far ripartire il Paese. Non vengono affrontati quei nodi strutturali che sono stati messi in evidenza anche dai sindacati. Quattro miliardi sono stati destinati all’abbassamento dell’Irap ma niente è stato previsto sulla riduzione del cuneo fiscale, sulla reintroduzione di forme di lavoro flessibile e sull’abbassamento generalizzato dell’imposizione fiscale. Solo attraverso la capacità di far ripartire il nostro sistema produttivo – conclude Cocollini – si potrà rilanciare l’Italia”.
“Sia l’Anci che il Consiglio Comunale – dichiara Antonio Montelatici – avevano chiesto al Governo di stanziare 5 miliardi a favore degli enti locali. Il Governo ha stanziato soltanto 3 miliardi – continua Montelatici – e questo stanziamento non risolverà i nostri problemi di bilancio. Non possiamo aspettare ancora il Governo e farci trovare impreparati a luglio, dobbiamo fin da subito, istruire una variazione di bilancio e decidere dove e cosa tagliare”.
”Dove tagliare sarà responsabilità delle forze politiche – dichiara Andrea Asciuti – e noi siamo responsabili, ma deve esserci l’onestà intellettuale nel denunciare i limiti di questo Governo che non ha la capacità di risolvere i problemi del Paese”.
“Purtroppo gli appelli che da mesi lanciamo sulla tenuta dei conti dei Comuni sono rimasti inascoltati; è stato buttato al vento altro tempo prezioso e le risposte sono insufficienti. Purtroppo anche le istanze e le attese di Anci si sono infrante di fronte alla incompetenza governativa – dichiara il Responsabile degli Enti Locali della Lega Elisa Tozzi – oggi più che mai occorre aumentare lo spazio della autonomia finanziaria degli enti locali, con maggiore flessibilità sul bilancio, così da arrivare finalmente alla autonomia delle risorse: questa per noi è una priorità”. (s.spa.)