“AVR S.p.A. è il gestore del contratto di gestione e manutenzione stradale del Comune di Firenze.
AVR S.p.A. è finita sotto indagine e in amministrazione giudiziaria, apprendiamo dalla stampa, in queste ore.
AVR viene contestata da tempo nella vicina città di Pisa, per lavoro sottopagato e non sicuro, anche grazie alle denunce della sinistra di opposizione di quel comune (Una Città in Comune-Rifondazione Comunista).
Il sistema degli appalti in Italia è una vergogna, che garantisce cattivi servizi sulle spalle dei diritti e dei salari di chi lavora. È una verità – sottolineano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune dmitrij Palagi e Antonella Bundu – che ricordiamo da anni anche a Firenze, con Firenze Riparte a Sinistra ieri e Sinistra Progetto Comune oggi.
Il modello stesso di global service è inaccettabile. Non si mettono le istituzioni in grado di controllare, altro che logica dei pieni poteri e di semplificazione delle norme, come chiede il Sindaco di Firenze.
Ci preoccupa leggere oggi delle indagini in corso su AVR. Ancora di più acquista urgenza l'approvazione della nostra proposta di una Commissione di inchiesta relativa alla diversa (ma grave) vicenda SAS.
L’economia italiana è da tempo intrecciata con quella illegale. È la natura del capitalismo per come si è sviluppato nel recente passato, sul nostro territorio. Facciamo un esempio familiare: quel Giuseppe Impastato a cui è stato dedicato il film I cento passi, già negli anni '70, e non da solo, denunciava la borghesia mafiosa che si è andata espandendo in tutto il Paese.
La magistratura dovrà proseguire il suo percorso. La politica però ha bisogno di segnare una forte e consapevole discontinuità rispetto al panorama che viene offerto da questa inchiesta AVR.
Magari – concludono i consiglieri Palagi e Bundu – verrà un giorno in cui chi si definisce progressista e attento ai diritti, alla legalità, sceglierà di prestare ascolto alla sinistra di opposizione? Perché su appalti, infiltrazioni e illiceità è da tempo che vengono avanzate denunce e proposte. A partire dalla reinternalizzazione dei diversi servizi”.