Rassegna all’interno del Festival dei diritti, primo appuntamento martedì 5 novembre al Puccini con “Berlino, cronache del muro” di Ezio Mauro. Funaro e Sacchi: “Ricordare per capire ciò che è stato e ciò che siamo oggi”
Il 9 novembre 1989 cadeva “der Mauer”, il Muro di Berlino. Trent’anni dopo anche Firenze ricorda questo momento storico cruciale con spettacoli, incontri e proiezioni che si svolgeranno dal 5 novembre al 13 dicembre in tre location cittadine, Teatro Puccini, Spazio Alfieri e Biblioteca delle Oblate. Una rassegna promossa da Comune di Firenze, Teatro Puccini, Spazio Alfieri e Biblioteca delle Oblate, nell’ambito dell’edizione 2019 del Festival dei diritti. Primo appuntamento martedì 5 novembre al Puccini con “Berlino, cronache del muro” di Ezio Mauro, spettacolo prodotto da Elastica: da quel dopoguerra che ha diviso la Germania in quattro zone amministrate dalle quattro potenze vittoriose consegnando all’Unione Sovietica più del 30 per cento del Paese, al blocco dei rifornimenti imposto dai russi alla capitale, passando per i tentativi di fuga dei berlinesi fino alla caduta e a ciò che oggi Berlino conserva a memoria di uno dei suoi periodi più bui, il giornalista ripercorre tutte le fasi della vicenda in forma di conferenza teatrale.
“Il Festival dei Diritti si arricchisce quest’anno di un tassello d’eccezione, una rassegna ad hoc a trent’anni dalla caduta del muro di Berlino. - spiegano Sara Funaro, assessore comunale ai Diritti e Tommaso Sacchi, assessore comunale alla Cultura - Firenze doveva assolutamente ricordare questo momento che ha cambiato il volto dell’Europa e del mondo intero. Lo farà con spettacoli teatrali, musicali, film, dibattiti e presentazioni di libri che andranno a animare tre luoghi di cultura della nostra città, esplorando in modi diversi fatti che hanno segnato quell’epoca. Una bella opportunità per approfondire e capire meglio ciò che è stato e quindi anche quello che siamo diventati oggi. La caduta del muro ha messo la parola fine a un capitolo buio e vergognoso della storia recente e aperto una stagione di libertà e diritti civili. Trent’anni dopo il Comune e importanti istituzioni della città, Oblate, Puccini e spazio Alfieri, ospiteranno, all’interno del programma del Festival, eventi culturali e artistici che affronteranno il tema dei muri sia come elementi di separazione e ostacolo sia come spazi di comunicazione ove rivendicare istanze di libertà espressivo-artistiche tipiche dell’arte urbana”.
Secondo appuntamento al Puccini giovedì 12 dicembre alle 21 con “Sonata a Kreuzberg. Trentennale della caduta del muro di Berlino”, a cura di Contempo Records e Musiche metropolitane, con Massimo Zamboni, Angela Baraldi e Cristiano Roversi, che riproporranno le canzoni dell’omonimo album uscito nell’autunno 2018 per Contempo Records. Allo Spazio Alfieri quattro proiezioni di film scelti ed introdotti da Claudio Carabba ogni martedì dal 12 novembre al 3 dicembre alle 21,30: si parte con“Il Ponte delle Spie” (Usa, 2015 di Steven Spielberg, con Tom Hanks, Mark Ryalance e Sebastian Koch) e si continua con “Le vite degli altri” (Germania, 2006, di Florian Henckel von Donnesmarck, con Urlich Muehe, Sebastian Koch e Martina Gedeck), “Cielo sopra Berlino” (Rtf 1987, di Wim Wenders, con Bruno Ganz, Otto Sanders, Peter Falk e Solveig Dommartin), per finire con “Good Bye Lenin” (Germania, 2003, di Wolfgang Becker, con Katrin Sass, Daniel Bruehl e Maria Simon). Alle Oblate, infine, tre appuntamenti: venerdì 22 novembre alle 21,00 Veronica Arpaia presenta il libro “Tempo di muri” (Luni editrice), coordina Cristina Tosto, venerdì 29 novembre Flavio Fusi presenta “Cronache infedeli” (Voland), coordina Raffele Palumbo, letture di Italo Dall’Orto, a seguire proiezione del video “Quel giorno a Berlino” di Flavio Fusi” e infine venerdì 13 dicembre alle 21 proiezione del video “Oltre il muro” di Agostinelli Maestri e incontro con Elena Marcheschi, docente di Arte e multimedialità all’Università di Pisa , Alessandro Agostinelli, direttore Festival del Viaggio, Marzia Maestri, videoartista e Maria Paternostro, editrice.
(sa. ca.)