Bianchi e Bundu (Presidente e Vice presidente Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione): “Impegno per il rispetto dei diritti umani nei confronti della popolazione afghana”

“Rinnovare, a livello locale, una tradizione di solidarietà e cooperazione con le forze democratiche e le associazioni di donne”

La Presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi e la vice presidente Antonella Bundu esprimono soddisfazione per il parere favorevole espresso dalla Commissione sull’Afghanistan che ha visto convergere consiglieri e consigliere del Partito Democratico e di Sinistra Progetto Comune nella composizione di un atto che integra due proposte specifiche, una del PD con primo firmatario Nicola Armentano e una di Bundu e Palagi.
“L’atto, integrato, e approvato chiede con forza la mobilitazione delle Istituzioni a tutti i livelli.
In particolare, a livello nazionale ed europeo, si sollecita il Governo italiano – sottolineano la presidente Bianchi e la Vice presidente Bundu – ad attivarsi e promuovere in tutti i consessi internazionali interventi umanitari e di garanzia del rispetto dei diritti umani nei confronti della popolazione afghana. Tenuto conto che il rischio di ritorsioni e vendette non è limitato al solo personale che ha collaborato con i paesi della NATO, ma sono in pericolo tutti coloro che hanno collaborato con le ONG internazionali, la società civile impegnata nelle ONG locali per lo sviluppo e la promozione dei diritti umani, intellettuali, le forze democratiche e tutte e tutti coloro che si sono impegnati per un Afghanistan diverso, attiviste e attivisti per i diritti umani, giornaliste e giornalisti, persone LGBTIQ+, operatori e operatrici sociali, l’atto chiede anche al Governo italiano di impegnarsi per sollecitare: una strategia europea ed internazionale rapida e coerente e a impegnarsi direttamente per garantire: l’evacuazione immediata delle persone a rischio; il sostegno alle ONG internazionali e locali che intendono rimanere in Afghanistan ad aiutare la popolazione e difendere donne e bambini; l’attivazione di corridoi umanitari e sospensione delle espulsioni decretate dall’Italia e dai Paesi Europei nei confronti degli afghani; il sostegno ai Comuni per l’ampliamento del Sistema Accoglienza Integrazione, assicurando le risorse finanziarie necessarie; mantenere un presidio diplomatico per facilitare le richieste di asilo da parte dei cittadini e delle cittadine afghane; a livello europeo e in sede ONU la creazione di un sistema di monitoraggio.
A livello locale – concludono la presidente Bianchi e la Vice presidente Bundu – si chiede a Regione e Comune di rinnovare una tradizione di solidarietà e cooperazione con le forze democratiche e le associazioni di donne, sostenendo ogni iniziativa che contrasti la logica della violenza e della guerra, favorendo ogni esperienza di autodeterminazione delle donne e della popolazione afghana, proseguendo nel dialogo con le ONG e l’associazionismo democratico afghano da anni impegnati sul territorio battendosi per i diritti umani, per l’equità di genere, per l’autodeterminazione dei popoli e delle persone, per la pace”. (s.spa.)

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