Questo il testo dell’intervento del capogruppo di Forza Italia Alberto Locchi nel dibattito sul bilancio
“Un bilancio non è solo un insieme di numeri, ma una riflessione sulle scelte che condizioneranno il futuro di Firenze e dei suoi cittadini. Un bilancio che deve rispondere a bisogni reali, a problemi concreti e a priorità chiare per la nostra comunità.
Partiamo da un punto fondamentale: la sostenibilità del bilancio. Firenze, come tutte le grandi città, deve gestire risorse per far fronte a molteplici necessità: dalla cura dei servizi pubblici alla manutenzione delle infrastrutture, dalla tutela del patrimonio culturale alla promozione della cultura, dall'educazione alla sanità e al sociale. Ma dobbiamo chiederci: le scelte fiscali adottate fino ad oggi sono equamente distribuite tra tutti i cittadini? A chi vengono effettivamente indirizzate le risorse?
Il rischio, infatti, è che il bilancio, anziché essere inclusivo e solidale, finisca per gravare maggiormente sui più vulnerabili, su chi già fatica ad arrivare a fine mese. Un’analisi dei documenti contabili ci mostra una situazione preoccupante: Firenze ha un debito di 500 milioni di euro, con una previsione di ulteriore aggravio di 145 milioni nei prossimi due anni. In pratica, ogni fiorentino, dal neonato all’anziano, è gravato da un debito di circa 1.800 euro a testa. E se non bastasse, ci sono anche 220 euro di multe pro capite, per un totale di 100 milioni, confermando Firenze una delle città più tartassate d'Italia.
Guardando i bilanci emerge anche un altro dato: il governo centrale, che non perdete occasione di criticare, destinerà alla nostra città oltre 600 milioni di euro. Questi fondi permetteranno di realizzare importanti progetti da voi fortemente voluti come le nuove linee della tramvia (368 milioni), l'ammodernamento dello stadio (183 milioni), l’acquisto di nuovi mezzi di trasporto ecologici (43 milioni) e interventi significativi come quelli nella zona Pisana-Legnaia (18 milioni). Sono risorse fondamentali per il futuro della città, ma bisogna ricordare che queste non devono giustificare una distribuzione squilibrata delle risorse interne, né devono nascondere le sfide economiche quotidiane che Firenze sta affrontando.
È indispensabile che l'amministrazione lavori per un reale equilibrio fiscale, dove le imposte siano giuste, ben distribuite e non penalizzino le famiglie e le piccole imprese. Il nostro territorio ha bisogno di un'azione forte, ma anche di un dialogo costante con le realtà economiche locali, per trovare soluzioni che sostengano l’economia cittadina senza compromettere il benessere dei fiorentini. A tal proposito, mi risulta incomprensibile come una città votata al turismo come la nostra si impegni in una battaglia contro le strutture ad affitto breve, incolpandole ingiustamente di essere le sole responsabili del sovraffollamento turistico e dell’allontanamento dei fiorentini dal centro storico. E, allo stesso tempo, vediamo un sistema che premia in maniera eccezionale il comparto alberghiero, senza giustificare appieno la penalizzazione dei bed & breakfast. Una sola domanda sorge spontanea… perché gli alberghi sono cosi favoriti rispetto agli affitti brevi?
Non possiamo parlare di bilancio senza poi affrontare il tema delle infrastrutture e dei trasporti, settori cruciali per la qualità della vita dei fiorentini. La città di Firenze vive quotidianamente l'intasamento delle strade, una gestione dei trasporti pubblici che fatica a rispondere alle esigenze di tutti e un problema crescente di mobilità sostenibile, che è ormai urgente affrontare. Il bilancio deve prevedere investimenti significativi nei trasporti pubblici, essendo impensabile che la sola tramvia possa sostenere la mobilità cittadina, ma anche un sistema di trasporti integrato e moderno, che risponda realmente alle necessità dei fiorentini. È necessario anche un piano per la mobilità sostenibile, che favorisca la transizione ecologica, oltre a una manutenzione costante e adeguata delle nostre strade e piazze cosa che fino ad oggi non è accaduta. Ma non basta! Serve una visione a lungo termine che non si limiti a gestire le emergenze, ma che costruisca una rete di trasporti funzionale e in grado di rispondere ai cambiamenti delle esigenze della nostra comunità.
In conclusione, il bilancio economico di questa città non riguarda solo i numeri, ma i valori, le scelte politiche e la visione del futuro che vogliamo costruire. Noi, come opposizione, non vogliamo limitarci a essere critici, ma intendiamo offrire un contributo costruttivo. Crediamo fermamente che una Firenze più equa, sostenibile, inclusiva e vivibile sia possibile.
Per questo, invitiamo l'amministrazione a riflettere attentamente su queste priorità, e a prendere decisioni coraggiose ma giuste, e a rispondere ai bisogni dei fiorentini con una pianificazione seria, lungimirante e responsabile”.