Bundu e Palagi (SPC): "Ex GKN: oggi in Commissione 2 le ragioni della proprietà, che però non sono chiare"

"Nessuna ostilità da parte delle istituzioni, ma la volontà di garantire il futuro di centinaia di nuclei familiari, oltre le parole"

Queste le dichiarazioni di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune

"Durante il Consiglio comunale dedicato alla vicenda GKN, c'è chi ha parlato di presunte ostilità o pregiudiziali nei confronti della nuova proprietà dello stabilimento. Stante che oggi ha potuto parlare per 90 minuti, esponendo le proprie ragioni, speriamo che non ci sia più chi sosterrà simili illazioni, evidentemente infondate.
Non ci era mai capitato infatti che per un'ora e mezzo si potesse audire la stessa persona, neanche in altri casi di licenziamenti e crisi aziendali, neanche quando la RSU è intervenuta nel Salone de' Dugento. Ci pare sia stato utile prenderci il tempo necessario e lo sottolineiamo senza ritenere negativa l'attenzione che tutte le parti politiche devono dedicare a questa vicenda.

Nonostante questa seduta, per cui ringraziamo il Presidente della Commissione 2, abbiamo ancora difficoltà a capire cose essenziali, quasi sia andata in scena la rappresentazione di un gioco delle tre carte.
La cassa integrazione arriva o non arriva? Sarà concessa o non sarà concessa?
Il piano industriale c'è, ma i dettagli non si possono rivelare, quindi c'è, ma nascosto.
Chi deve investire c'è, ma se non cambiano le condizioni di agibilità non c'è più. Ma le condizioni di agibilità ci sono, non sono mai venute meno.

La proprietà non si è lamentata solo del Collettivo di Fabbrica, delle oltre 300 famiglie senza stipendio e senza futuro, sulla cui pelle si consuma questa situazione di incertezza. Ha detto che anche le istituzioni non hanno fatto il loro. L'8 dicembre che succederà? Nessuna risposta.
Nel frattempo confidiamo che rapidamente venga audita ugualmente la RSU dell'ex GKN.
Fuori dalla propaganda anti-operaia, confidiamo che si torni a parlare concretamente di cosa fare per il futuro dello stabilimento e di chi ci lavora". (fdr)

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