Cantiere di via Torre degli Agli di Casa Spa, Amato (Potere al Popolo): “La responsabilità sulla sicurezza è stata fatta ricadere solo sugli operai”

“Stabile Erp di via Pistoiese, dopo la tragedia sfiorata, nessuna data per il lavoro di ripristino”

Ho chiesto chiarimenti alla giunta sul mancato rispetto delle norme di sicurezza sul cantiere di Torre degli Agli, di Casa Spa, dove è emerso che gli operai lavoravano senza imbracatura, sulle impalcature, né casco, e mi è stato risposto dall’assessora Funaro che la responsabilità ricade sugli operai che non indossavano il casco, in quanto è un dispositivo di protezione individuale”. Lo afferma Miriam Amato, consigliera aderente a Potere al Popolo, dopo il question time in aula.
Troppo facile accanirsi sugli operai soprattutto in questo preciso periodo storico – aggiunge la consigliera – siamo a 283 morti sul lavoro dal 1° gennaio, dati dell’Osservatorio Indipendente di Bologna: dobbiamo fermare questo massacro. Questo è inaccettabile. Sul Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, chiamato “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota”; la norma prevede dettagliate indicazioni, alle quali devono attenersi tutti i lavoratori, ma è cruciale e indispensabile il controllo costante e la prevenzione del datore di lavoro. È il datore di lavoro a essere il primo responsabile di ogni accadimento”.
Per quanto invece riguarda lo stabile di Casa Spa di via Pistoiese – prosegue Amato – nessuna data per i lavori di ripristino, dopo aver sfiorato la tragedia per il distacco dell’intonaco della colonna al sesto piano, che cadendo ha rotto la copertura in plexiglass dei corridoi, trascinando i detriti fino al secondo piano. L’amministrazione si giustifica – sottolinea la consigliera – dicendo che non era a conoscenza e aggiunge le date degli interventi con i quali intende smentire gli inquilini, che hanno pubblicamente denunciato la carenza di manutenzione negli anni. Purtroppo ancora oggi chi vive in un alloggio popolare deve fare i conti anche con i pregiudizi di chi amministra, che rende possibile la mancanza d’intervento tempestivi negli stabili delle case popolari” conclude Amato. (s.spa.)

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