Lo stabilisce un'apposita ordinanza. Divieti estesi anche ad altre zone del centro storico
Niente botti e zero vetri dove sono previsti gli eventi di Capodanno, ovvero a piazzale Michelangelo, piazza Signoria, piazza del Carmine e al parco dell'Anconella, ma anche in altre zone del centro storico ritenute meritevoli di una speciale esigenza di tutela in quanto di particolare pregio storico e artistico e interessate da un eccezionale afflusso di persone: piazza della Repubblica, piazza Duomo, piazza Santa Croce, Ponte Vecchio e via Calzaiuoli. Lo stabilisce l'ordinanza firmata ieri dalla vicesindaca Cristina Giachi che recepisce le richieste del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi lo scorso 14 dicembre in prefettura.
I divieti saranno in vigore dalle 18 del 31 dicembre alle 3 del 1° gennaio. Non si potrà vendere e somministrare «per asporto bevande di qualsiasi natura in contenitori di vetro» ma pure «detenere, anche per proprio consumo, bevande di qualsiasi natura in contenitori di vetro». É proibito poi «vendere o detenere o far esplodere artifici pirotecnici sia classificati, che di libera vendita, e qualsiasi altro materiale esplodente». Tutti gli esercizi pubblici che si trovano nelle zone interessate dall'ordinanza sono infine obbligati ad «esporre in maniera ben visibile» il cartello di avviso che contiene l'informativa sui divieti.
Il Comune, d’intesa con la Questura e Prefettura, ha poi chiesto agli organizzatori degli eventi di Piazzale Michelangelo, piazza del Carmine e Manifattura Tabacchi (ovvero gli eventi che prevedono varchi e controlli all’ingresso) divieti stringenti sugli oggetti che sarà proibito introdurre dentro gli spazi: per esempio bevande alcoliche, puntatori laser, bombolette spray, caschi e valigie.
Da parte sua la prefettura (aderendo ad un'iniziativa di livello nazionale avviata dal Ministero dell'Interno) ha emesso un'apposita circolare «per prevenire incidenti e disturbi alle fasce più deboli». Fermo restando il divieto di utilizzare prodotti non muniti delle necessarie certificazioni e venduti da soggetti non autorizzati, i cittadini «sono invitati a utilizzare il meno possibile i botti più pericolosi, soprattutto nei luoghi più sensibili come le piazze affollate, le aree a rischio di incendi ovvero vicine a ospedali, luoghi di culto e monumenti; privilegiare i "giochi di luce" che sono meno invasivi e rumorosi e creano minori disagi alla quiete pubblica ed agli animali domestici». (fn)