Presentata una risoluzione dal consigliere Gandolfo, portata all’attenzione del sottosegretario al Ministero della Cultura Mazzi. Incluso anche lo Scoppio del carro
Inserire tutte le festività fiorentine nel patrimonio immateriale dell’UNESCO: è la proposta, resa nota oggi in occasione del Capodanno Fiorentino, dal gruppo di Fratelli d’Italia. Una risoluzione, portata all’attenzione anche del sottosegretario di Stato al Ministero della cultura nel governo Meloni Gianmarco Mazzi, ieri in visita a Palazzo Vecchio, oltre che sottoscritta dagli altri consiglieri del gruppo Sirello, Chelli e Draghi, è stata depositata e andrà al voto in Consiglio comunale.
La risoluzione impegna sindaco e giunta a “promuovere l’inserimento ufficiale delle celebrazioni dello Scoppio del Carro, della Festa di San Giovanni, della Rificolona e di Sant’Anna nella lista del patrimonio immateriale dell’UNESCO; a sensibilizzare il Governo italiano affinché sostenga la candidatura di queste tradizioni presso gli organismi competenti” e “a intraprendere iniziative di valorizzazione e tutela di queste festività, rafforzandone la promozione a livello nazionale e internazionale”.
“Un’iniziativa – ha spiegato Gandolfo – che punta a portare la storia della nostra città in ogni paese del mondo, riconoscendone l’importanza e la forte carica simbolica dei valori universali promossi dall’Umanesimo durante il Rinascimento. Ci auguriamo che l’amministrazione non si faccia sfuggire questa opportunità”. (fdr)
Segue il testo completo della risoluzione
RISOLUZIONE
Proponente: Giovanni Gandolfo
OGGETTO: Richiesta di inserimento delle celebrazioni dello Scoppio del Carro, della Festa di San Giovanni, di Sant’Anna e altre festività tradizionali fiorentine nel patrimonio immateriale dell’UNESCO,in conformità della Convenzione di Parigi.
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE:
L'UNESCO riconosce tra i beni del patrimonio immateriale le tradizioni e le espressioni culturali che rappresentano l’identità e la continuità delle comunità locali.
Firenze, culla del Rinascimento e dell’umanesimo, patrimonio mondiale dell’umanità, conserva tradizioni storiche di elevato valore culturale, religioso e sociale, radicate nella memoria collettiva della città e riconosciute su scala internazionale.
Eventi come lo Scoppio del Carro, Calcio Storico, la Festa di San Giovanni, la Rificolona, il Capodanno Fiorentino e la celebrazione di Sant’Anna, la Cavalcata dei Magi sono manifestazioni con un forte valore identitario e simbolico per la comunità fiorentina;
RICORDATO CHE:
il Calcio Storico “Espressione dell’identità collettiva di Firenze” è stato dichiarato "bene culturale" dal Ministero della Cultura. L’importante riconoscimento è frutto di un lavoro conoscitivo svolto dalla Soprintendenza in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, i rappresentanti delle comunità cittadine, il Comune e l’Università di Firenze, che si è concluso con il Decreto del 26 settembre 2024, in conformità con la Convenzione Unesco di Parigi.
Tale riconoscimento mira a garantire l’autenticità e la vitalità di pratiche culturali, espressione dell’identità di una comunità;
CONSIDERATO CHE:
1. Scoppio del Carro
Risalente all’epoca delle Crociate, questa celebrazione pasquale affonda le radici nella storia medievale fiorentina. La tradizione del carro pirotecnico trainato da buoi bianchi fino a Piazza del Duomo rappresenta un rito propiziatorio per la fertilità e la prosperità della città.
Il “Brindellone” e il volo della Colombina sono elementi distintivi di una tradizione tramandata nei secoli e ancora oggi parte integrante della Pasqua fiorentina.
2. Festa di San Giovanni
Celebrata il 24 giugno, onora San Giovanni Battista, patrono di Firenze, con eventi religiosi e civili che comprendono la storica processione, la Regata di San Giovanni sull’Arno e lo spettacolo pirotecnico serale.
È una delle feste più antiche della città, documentata fin dall’epoca medievale, e coinvolge tutta la comunità in un momento di forte identità collettiva;
3. Rificolona
Festa tradizionale del 7 settembre che vede protagonisti bambini e cittadini con lanterne colorate, dette “rificolone”, in un corteo che richiama l’antica tradizione dei contadini che si recavano in città per la Fiera della Natività della Vergine.
La manifestazione conserva un carattere autentico e popolare, mantenendo vive le radici del folklore fiorentino e l’interazione tra centro e periferie;
4. Capodanno Fiorentino
Si celebra il 25 marzo. L’origine di questa particolare collocazione risale al Medioevo quando il 25 marzo (giorno in cui la Chiesa celebra l’Annuncio dell’Incarnazione ricevuto dalla Vergine Maria, in corrispondenza del nono mese antecedente la nascita di Gesù) fu assunto dalla città come inizio del calendario civile.
Nel 1582 entrò in vigore il calendario gregoriano che fissava l'inizio dell'anno al 1° gennaio, ma Firenze continuò ostinatamente a considerare il 25 marzo come il suo Capodanno, fino a quando, nel novembre 1749, il Granduca Francesco III di Lorena emise un decreto che fissava anche per Firenze il 1° gennaio come data iniziale da cui far decorrere l'anno civile.
5. Cavalcata dei Magi
Le origini di questa festività risalgono al XV secolo quando si era soliti organizzare una vivace rappresentazione intitolata Festa dei Magi, che culminava con la “cavalcata” di tre diversi cortei che, una volta riunitisi al Battistero di San Giovanni, proseguivano fino in piazza San Marco. L’evento era molto legato alla famiglia Medici che lo aveva voluto e organizzato per decenni.
A cavallo del XVI secolo, dopo la loro cacciata, questa tradizione perse di forza e si estinse, per ritrovare nuova linfa nella seconda metà degli anni '90 del secolo scorso.
La manifestazione, la cui composizione si ispira al celebre ciclo di affreschi “La Cappella dei Magi” di Benozzo Gozzoli, prevede un corteo, composto di 700 figuranti (compresi quelli del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina), che parte solitamente da piazza Pitti, per sfilare nelle vie del centro storico e arrivare in piazza Duomo, dove ha luogo la parte conclusiva della celebrazione, con il saluto dei figuranti, lo scoppio della colubrina, e la deposizione dei doni ai piedi del presepe vivente.
6. Sant’Anna
La ricorrenza del 26 luglio celebra la liberazione di Firenze dal dominio delle truppe imperiali nel 1343, quando la città si ribellò a Gualtieri di Brienne.
Da allora, Sant’Anna è stata considerata la protettrice della libertà fiorentina e la celebrazione annuale mantiene viva la memoria storica di questo evento cruciale per l’autonomia della città;
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
A operare una ricognizione di tutte festività tradizionali di elevato spessore culturare e identitario per la comunità fiorentina, promuovere l’inserimento ufficiale delle celebrazioni dello Scoppio del Carro, della Festa di San Giovanni, della Rificolona e di Sant’Anna, nonché le altre celebrazioni che l’amministrazione individui, nella lista del patrimonio immateriale dell’UNESCO;
A sensibilizzare il Governo italiano affinché sostenga la candidatura di queste tradizioni presso gli organismi competenti;
A intraprendere iniziative di valorizzazione e tutela di queste festività, rafforzandone la promozione a livello nazionale e internazionale.
