"Il Comune di Firenze ha acquisito dal Demanio l’immobile utilizzato indebitamente dal “Circolo Ricreativo di Castello” nel 2016. Dopo il passaggio di proprietà ha contattato formalmente l’occupante senza titolo, il Circolo Ricreativo di Castello, per sapere che intenzioni avesse in merito all’utilizzo del bene. Il Circolo ha chiesto di formalizzare un titolo d'uso mediante l'applicazione di un abbattimento del canone previsto dal regolamento per i beni immobili del Comune di Firenze a favore di soggetti del terzo settore. A tal fine è stato chiesto di valutare alla Direzione Cultura e Sport l'eventuale concessione dei benefici previsti dall'art. 13 del citato Regolamento, mediante un contributo affitto, ma, secondo quanto riferito dalla Direzione Patrimonio nella risposta alla interrogazione formulata dai Consiglieri Chelli e Sirello a novembre, “è stato formalmente richiesto al conduttore di pagare i canoni interi” sino al momento dell’eventuale concessione dei benefici, quantificati in 8.128 euro annui, condizione peraltro propedeutica e vincolante per l’accesso ai benefici.
Attualmente, il Circolo Ricreativo di Castello non ha ritenuto di dover pagare e non ha ancora corrisposto i canoni di locazione al Comune di Firenze.
Per questo, la sottoscrizione della concessione dell’immobile risulta ancora “subordinata al pagamento dei canoni pregressi, ossia all'impegno da parte del conduttore ad un loro pagamento rateizzato”.
L’Assessore Martini quindi, nella risposta al question time presentato dalla Consigliera Innocenti, confonde se stesso quando dice che il conduttore si era assunto l’impegno di pagare fin da subito. Non si spiegherebbe altrimenti la necessità per il Circolo Arci di pagare il debito accumulato negli anni precedenti. Nonostante tutto, il Comune di Firenze non ha mai intrapreso alcuna azione legale, ma anzi, secondo quanto apprendiamo, acconsentirà, diversamente da quanto aveva sostenuto fino a qualche giorno fa lo stesso Martini, a ricalcolare retroattivamente il canone chiedendo lo storno delle somme. Cosa che non ci risulta consentita dalla legge. Riteniamo infine che non solo il canone individuato sia sottostimato rispetto ai valori di mercato, ma che questa controversia stia causando un grave precedente ed un grave danno alle già disastrate casse del Comune di Firenze".
Così in una nota congiunta i Consiglieri di Quartiere 5 Matteo Chelli (Lega), Angela Sirello (Fratelli d’Italia) ed il Capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin.
(fdr)