Cellai e Draghi (FdI): “Il no del PD alla commissione d’indagine sul Maggio Musicale non ci ha sorpreso, ma si è persa un’occasione per fare chiarezza su una vicenda dai contorni inquietanti”

“Ovvio che il PD non voglia mettere una lente d’ingrandimento su uno dei più clamorosi fallimenti di questo mandato del sindaco Dario Nardella. Quindi il voto contrario di ieri in Consiglio comunale alla commissione d’indagine del Consiglio comunale che avevamo proposto non ci ha sorpreso. Tuttavia, la città di Firenze deve sapere che con quel voto il PD ha negato di poter fare chiarezza su una vicenda che ha contorni inquietanti, e di cui non solo la magistratura, ma anche se non soprattutto la politica deve occuparsi”. Lo dichiarano il consigliere di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai, primo firmatario della delibera che proponeva l’istituzione della commissione presentata da tutti i gruppi di opposizione, insieme al capogruppo Alessandro Draghi.

“Il nostro Teatro è salvo solo grazie all’azione, pronta ed efficace, del governo Meloni e in particolare del ministro alla Cultura Sangiuliano, che indicando il commissario Cutaia ha permesso di reperire oltre 7 milioni di euro per evitare il peggio, facendo un ottimo lavoro – aggiungono Cellai e Draghi –. Resta l’interrogativo su come sia stato possibile che 6 milioni siano spariti tra il 2021 e il 2022, con un teatro che è arrivato a costare 42 milioni nel 2022. Possibile che il consiglio d’indirizzo, di cui fanno parte oltre al sindaco e presidente altri due membri nominati dal Comune non si sia accorto di nulla? Questo andava chiarito, e non in un’aula di tribunale, ma all’interno delle mura del Comune, serviva un chiarimento sulle responsabilità politiche. Questo era il senso di istituire una commissione apposita. Il no del PD è stato politicamente molto imbarazzante”. (fdr)

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