Cellai (Forza Italia): "No all'aumento dell'imposta di soggiorno, il turismo non è una mucca da mungere"

Questo l'intervento del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai

"No all’aumento dell’imposta di soggiorno a 10 euro prevista dalla legge finanziaria. Il turismo non è una mucca da mungere e allontaneremmo le persone dalle nostre strutture ricettive. Già dal prossimo gennaio entreranno in vigore aumenti rilevanti, con una previsione nel bilancio 2020 di 48 milioni di euro, + 5.000.000 rispetto al 2019, + 15.000.000 rispetto al 2017, un bel tesoretto. Eppure la destinazione di questi introiti non comprende interventi specifici che apportino concreti miglioramenti in materia turistica: lotta al sommerso nei confronti degli affitti abusivi e alla concorrenza sleale, lotta all’abusivismo commerciale compresa una capillare informazione per i turisti sulle sanzioni previste, aumento dei servizi pubblici igienici, progettazioni di luoghi e di arredo urbano a supporto del turismo. Nessuna iniziativa prevista in questo senso. 19 dei 48 milioni previsti si destinano al trasporto pubblico, soprattutto la tramvia, 4,5 milioni per finanziare il Maggio Musicale mentre per i servizi di informazione turistica e di promozione turistica congressuale si usano soltanto 1,6 milioni.

Abbiamo perso un’occasione per aggiustare l’imposta di soggiorno. Abbiamo proposto due emendamenti alla delibera sul regolamento dell’imposta di soggiorno per esentare dal pagamento i gruppi scolastici delle scuole medie inferiori e superiori in visita didattica (che ad oggi pagano il 50% dell’imposta), gli autisti dei bus turistici e le guide turistiche. Si tratta di categorie di soggetti che si recano a Firenze per motivi di studio o professionali e non ci sembra corretto considerarli tra coloro che debbano pagare l’imposta, ma gli emendamenti sono stati bocciati dal Partito Democratico. Che, bocciando un’altra nostra proposta, non ne ha neppure voluto sapere di rivedere la tariffazione dell’imposta distinguendo l’anno in bassa e alta stagione contraddicendo la volontà di destagionalizzare il turismo annunciata da Nardella". (fdr)

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