Impegni al Governo per sostenere enti locali nell’emergenza
Istituire un fondo speciale per i Comuni di almeno 5 miliardi e un fondo straordinario per i Comuni a vocazione turistica; attuare la riduzione del fondo di svalutazione crediti ad almeno del 30%; dare la possibilità di utilizzare l'avanzo di bilancio vincolato; farsi promotore presso la Bei e la Cassa Depositi e Prestiti per la sospensione delle rate dei mutui per il 2020; consentire ai Comuni di contrarre mutui, anche aumentando la loro capacità di indebitamento, per attivare e mantenere servizi legati all'emergenza Coronavirus o comunque essenziali ai fini della coesione sociale e della ripresa delle attività locali, anche attraverso trasferimenti di risorse dallo Stato ai Comuni dietro idonee garanzie; conferire ai Sindaci i poteri necessari per operare con la massima celerità e prontezza per velocizzare le opere più importanti e la ripartenza dei cantieri attraverso uno snellimento ed una sburocratizzazione di tutti i procedimenti amministrativi. Sono gli impegni che chiede al Governo una risoluzione promossa dal gruppo Pd di Palazzo Vecchio e approvata durante la seduta odierna del Consiglio comunale.
“L’attuale emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Coronavirus ha immediatamente generato gravissimi impatti economici sugli Enti Locali sia per i maggiori costi che si stanno sostenendo e dovranno essere sostenuti sia per il crollo delle entrate dovute al blocco di gran parte delle attività economiche. – spiega il capogruppo Pd Nicola Armentano – Il Sindaco di Firenze Dario Nardella, ha con forza messo in evidenza come i bilanci dei Comuni sono e saranno di fronte ad una prova durissima. Le richieste di Anci per un’immediata iniezione di liquidità sono state in parte accolte con l'anticipo del 66% del Fondo di solidarietà e rimane aperta un'interlocuzione per nuove misure di sostegno, mentre in tutto il Paese i Comuni sono fortemente impegnati a garantire i servizi essenziali e quelli più strettamente legati all'emergenza in una fattiva collaborazione con il Governo e gli organi centrali e periferici dello Stato. Riteniamo però urgente l'adozione da parte del Governo e del Parlamento di provvedimenti tali da garantire ai Comuni le risorse finanziarie indispensabili per far fronte all'eccezionale fase storica che è in corso e gli impegni previsti dalla risoluzione rispondono proprio a questa esigenza non differibile. Per poter dare immediata risposta alle necessità dei cittadini ed essere in grado, dopo la fase più acuta dell'emergenza, di poter avviare la cosiddetta 'fase due' con la massima celerità e prontezza, occorre inoltre uno snellimento ed una sburocratizzazione di tutti i procedimenti amministrativi ed il conferimento ai Sindaci dei necessari poteri per velocizzare le opere più importanti e la ripartenza dei cantieri”.
(sa. ca.)