L’assessore Martini: “Recepite le modifiche introdotte dalla legge 108 del 2021”
Costerà meno riscattare il diritto di proprietà di un alloggio di edilizia convenzionata realizzati nell’ambito dei Peep (piani di edilizia economica popolare). È quanto prevede la legge 108 approvata il 29 luglio scorso recepita da una delibera esaminata e votata oggi dal consiglio comunale.
“L’atto approvato oggi è il primo passo dell’adeguamento delle regole alle modifiche introdotte in materia dalla legge varata quest’anno e che ha in parte superato la normativa precedente che risaliva al 1998 – ha spiegato l’assessore al patrimonio immobiliare Alessandro Martini -. Seguirà una ulteriore delibera che presto arriverà all’esame della giunta comunale che specificherà gli aspetti economici e che sarà allegata a quella del bilancio preventivo”.
A Firenze tra gli anni ’60 e la fine degli anni ’90 sono stati realizzati numerosi Peep che hanno consentito a una fascia importante della popolazione, che non rientrava nell’Erp ma che non riusciva ad accedere al libero mercato, di acquisire la casa di edilizia convenzionata. Ovvero con una partecipazione del pubblico in questo caso si traduceva nella messa a disposizione del terreno edificabile. Questo comporta un vincolo che rende impossibile la vendita dell’alloggio a meno di non riscattare il diritto di superficie come hanno già fatto negli anni già circa 5.000 cittadini sui complessivi 6.000 potenziali interessati.
In dettaglio cosa cambia per il migliaio di cittadini che ancora non hanno riscattato il diritto di superficie relativo all’alloggio di edilizia convenzionata? Essenzialmente la cifra che dovrà essere versata al Comune per diventare proprietario al 100% e quindi poter procedere anche ad una eventuale vendita. Uno sconto cospicuo stimato in circa 4/5 della cifra prevista prima della modifica della legge. “Si tratta di alloggi di tipologia e metrature molto diverse – ha aggiunto l’assessore Martini – e non siamo in grado ad oggi di sapere quante richieste arriveranno all’Amministrazione. Ma dobbiamo comunque adeguare i regolamenti comunali alle modifiche normative anche dal punto di vista delle stime di ricavi”.
Tra le novità previste dalla delibera anche la possibilità di dilazionare il pagamento del diritto di superficie fino a quattro anni, fermo restando l’obbligo di saldare il debito con l’Amministrazione prima di procedere alla vendita dell’alloggio. (mf)