DAD, Andrea Asciuti (Lega Salvini Firenze): “Auspichiamo completo ritorno in presenza”

“DAD, parola sconosciuta fino a poco tempo fa, è oggi termine ingombrante nelle vite di studenti –  dichiara il Consigliere Comunale Andrea Asciuti della Lega – insegnanti e familiari, un termine che ha cambiato radicalmente le vite di tanti. Come insegnante ho il dovere morale di evidenziare il fallimento della didattica a distanza, nonché il danno che arreca. Come sottolineato dal Presidente dell’ordine degli psicologi (CNOP) Dott. David Lazzari – durante una audizione al Senato in commissione Igiene e Sanità – tra gli studenti i disturbi psicologici sono aumentati del 24%: stati ansiosi o depressivi che si manifestano con sbalzi d'umore (dalla tristezza all’irritabilità), disinteresse, distrazione, perdita di concentrazione, noia, e, nelle forme più gravi, arrivando a gesti di autolesionismo, attacchi di panico o pensieri di suicidio. Abbiamo costretto i ragazzi a stare immobili per ore davanti a computer o tablet, per più di un anno abbiamo rubato loro la gioia di stare e giocare insieme, la gioia di praticare lo sport”.

“Per quanto riguarda la mia esperienza diretta come insegnante di scuola media - continua - posso rilevare che la Dad è stata inutile, nel senso che non ha motivato di più gli studenti: quelli studiosi, alla fine della “chiusura”, soprattutto l’anno scorso, hanno mostrato livelli di stress molto alti, quelli svogliati sono rimasti disinteressati, disattivando telecamera e microfono. Noi docenti ci siano ritrovati in una situazione inedita, abbiamo dovuto maneggiare una lavagna multimediale, la webcam, il microfono con la connessione internet che oscillava, spariva, interrompendo la lezione. Anche noi insegnanti ne abbiamo sofferto psichicamente: stress, nausea, confusione, insonnia”.

“Come docente – conclude Asciuti – e consigliere comunale auspico, quindi, un ritorno celere alla didattica in presenza. Perché non seguire l'esempio dei dirigenti di Google che hanno invitato i propri dipendenti a ritornare negli uffici, perché si sono finalmente resi conto che il lavoro in presenza è di qualità superiore?”. (s.spa.)

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