Via D’Amelio. Draghi: “Onore a Paolo Borsellino assassinato da cosa nostra”

Il vice presidente del Consiglio comunale Alessandro Draghi: “Non abbassiamo la guardia sulla mafia”

“Domani si ricorda la strage di via D’Amelio dove persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli Agenti Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Chi pensa ancora oggi che la mafia si combatte unicamente in Sicilia o nel meridione d’Italia sbaglia completamente – dichiara il vicepresidente del Consiglio comunale Alessandro Draghi – perché l’infiltrazione della criminalità organizzata ha colpito e colpisce tutti i settori economici lavorativi, anche nella nostra città: basti ricordare solo l’indagine della Guardia di Finanza sul riciclaggio che due settimane fa ha portato al sequestro di 2 milioni di euro e di alcuni ristoranti nel centro storico di Firenze; aggiungo anche l’appello del Pm Tescaroli riguardo alla presenza stabile e organizzata di strutture criminali, anche mafiose, idonee a condizionare le attività economiche e alla costante crescita di fenomeni criminali allogeni (la criminalità cinese, nigeriana marocchina e albanese”. (s.spa.)

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