“La delibera approvata ieri conserva solo la situazione esistente senza visione e il coraggio di scelte radicali. Un’occasione persa per la città, ma la maggioranza approva un ordine del giorno per chiedere alla Giunta di studiare le norme vigenti per governare anche il fenomeno degli affitti turistici”
Queste le dichiarazioni della capogruppo Del Re (Firenze Democratica):
“Era stata presentata come una grande manovra per il commercio, e poi scopriamo che la montagna ha partorito il topolino. O meglio, si è limitata semplicemente a conservare lo status quo, senza nessuna visione e slancio in avanti.
Durante tutta la campagna elettorale, d’altronde, la Sindaca aveva citato il blocco di nuove aperture di ristoranti in Via Gioberti come mezzo per rivoluzionare il commercio e la vivibilità in città, e ciò grazie alla nuova norma varata a fine 2023 dal governo in carica. A quella via, nella delibera approvata ieri, sono stati aggiunti poi due piccoli tratti di Via Pisana e Via Senese, dove però è già pieno di ristoranti, bar, gelaterie, e dove quindi davvero “i buoi sono già scappati dalla stalla”.
Nessuna valutazione poi è stata fatta sul fatto che, con le più recenti norme varate dal Governo, quel Regolamento sulla tutela del commercio potesse essere utilizzato anche per governare il fenomeno delle attività ricettive extra-alberghiere e delle locazioni turistiche di tipo imprenditoriale, che dal 2 novembre devono presentare una scia al suap di piazza Artom.
Un’occasione persa, dunque, la mancata approvazione del nostro emendamento, che è stato respinto dalla maggioranza, mentre è stato votato da Sinistra Progetto Comune e M5S. Il nostro ordine del giorno - che chiedeva di ampliare lo sguardo a tutta la zona A della città nelle misure di tutela del commercio e della residenza, oltre a dare la possibilità ai ccn di copianoficare il commercio - ci è stato chiesto invece di farlo diventare oggetto di approfondimento in commissione.
La maggioranza ha da ultimo presentato e votato un ordine del giorno per chiedere a sindaca e giunta di studiare “il combinato disposto delle nuove norme” varate dal governo e le loro ricadute sul tema locazioni turistiche. Ci ha fatto un po’ sorridere un indirizzo del genere, specie ascoltando il dibattito sui giornali di questi giorni durante il G7 sul turismo dove Funaro e Nardella hanno invocato ogni genere di nuova norma (europea, italiana, regionale), che certamente sono necessarie per governare meglio determinati fenomeni, ma intanto sarebbe doveroso e opportuno usare le norme vigenti per farlo. Prendiamo allora per buoni gli interventi di diversi consiglieri della maggioranza ieri in aula, che hanno riconosciuto la bontà di quanto abbiamo proposto con i nostri atti. Meglio tardi che mai, ma speriamo che vedano la luce quando non saranno scappati ancora altri buoi dalla stalla”. (s.spa.)