Del Re (Firenze Democratica): “Una proposta della Regione che va finalmente nella giusta direzione sugli affitti turistici, ma quanti errori fino ad ora da Firenze e quanti danni”

“Speriamo ci sarà modo di confrontarsi con la Giunta sul testo normativo presentato ieri dalla Regione Toscana prima del voto in consiglio regionale. Presentato un question time sul tema”

Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re:

“I giornali, oggi, aprono con la presentazione delle nuove norme varate dalla Regione Toscana nel Testo Unico sul Turismo. E sul Corriere Fiorentino si trova anche una intervista in merito alla Sindaca di Firenze.
Capiamo che la materia sia complessa, ma di seguito svolgiamo alcune considerazioni in 5 punti.

1) Dopo aver approvato a Firenze una variante urbanistica per introdurre una nuova destinazione d’uso (residenza temporanea per turisti) - che, dati alla mano, ha aumentato il numero di affitti turistici in città, drogato il mercato immobiliare facendo schizzare il valore degli immobili e facendo diventare Firenze la città con gli affitti più alti d’Italia - apprendiamo oggi che la Regione Toscana ha ritenuto (giustamente) la strada urbanistica non percorribile specie dopo l’entrata in vigore del cd “Decreto Salva Casa”. Che è esattamente ciò che avevamo detto noi lo scorso Luglio, eccependo l’illegittimità della delibera oltre a tutte le conseguenze dannose che quella delibera già aveva comportato (e che erano state aggravate dalla eliminazione della norma a poche ore dal voto del poc, che ha portato il Tar ad annullare tutto). 

2) La Regione Toscana, quindi, per affrontare il fenomeno, non ha modificato la legge urbanistica regionale, ma ha intrapreso la strada delle autorizzazioni e delle licenze all’interno del Testo Unico sul Turismo: ed è proprio la strada delle licenze quella che abbiamo sempre invocato per regolamentare questo settore. Certo, sarebbe stato maggiormente sicuro che la norma fosse stata fatta dal Parlamento, ma apprezziamo il coraggio della Regione ad intraprendere questa strada, che è anche quella che consente di incidere sulla situazione esistente (a differenza della norma Nardella…che ha condonato l’esistente e dato tutto tempo agli altri per iscriversi al portale), limitando per di più al minimo gli effetti collaterali di un fenomeno già esploso.

3) Sulla base delle più recenti norme varate dal Governo (sia sul fronte delle locazioni turistiche di tipo imprenditoriale sia sul fronte dei blocchi delle attività economiche), lo scorso Ottobre abbiamo presentato come gruppo di Firenze Democratica in consiglio comunale un emendamento al Regolamento comunale sul commercio per bloccare le attività ricettive extra alberghiere in tutta la zona A (ovvero anche ben oltre l’area Unesco), ivi comprese le nuove locazioni turistiche di tipo imprenditoriale. La maggioranza in consiglio comunale, senza motivare, ha bocciato tale norma, ma ha dato mandato alla Giunta di studiare “il combinato diposto delle norme” citate nel nostro emendamento. Orbene, se questa fosse stata la strada percorsa dal momento in cui l’avevo indicata (ovvero in fase di adozione del nuovo piano strutturale), avremmo avuto oggi già oltre 500 attività ricettive extra alberghiere in meno in città, che equivalgono a 500 appartamenti usati non a scopo turistico in centro storico e molti altri anche fuori dal centro storico in zona A;

4) La sindaca afferma che “ora è possibile intervenire anche fuori dal centro storico”: tale affermazione non è corretta (ci limitiamo a commentare questa..) perché lo era anche prima, e a conferma c’è la regolarità tecnica che aveva già ricevuto il nostro emendamento per bloccare anche fuori dal centro storico questo tipo di attività (al netto della nostra contrarietà ad agire sul piano urbanistico per gli effetti nefasti che creava, avevamo infatti provato ad evitare il boom anche fuori dal centro storico che poi si è creato), oltre a quella sul punto ricevuta poi sull’emendamento al regolamento del commercio;

5) Aspettando di leggere il provvedimento della Regione Toscana, torniamo poi a ribadire che quella nuova norma regionale che vuole consentire agli albergatori di affittare appartamenti sia invece inopportuna: se, infatti, questa norma mira a eliminare profili di concorrenza sleale invocati dagli albergatori, dall’altra parte però continua a minare l’utilizzo di case per l’uso che gli è proprio: ovvero, abitazioni per residenti, famiglie, studenti, lavoratori;

6) Infine, la Sindaca ammette nell’intervista di aver sottovalutato in questi anni il tema abitativo. Negli ultimi 15 anni sono stati venduti 700 appartamenti erp a Firenze, e 800 gli appartamenti ancora sfitti. Nel dup, si individuano nelle monetizzazioni - a seguito delle norme del poc dove vincolammo le monetizzazioni alla ristrutturazione del patrimonio erp - le entrate per recuperare il patrimonio esistente o acquistarne di nuovo, e questa sarà una importante boccata d’ossigeno per il fronte casa pubblica. Oltre a questo, si invocano però solo agevolazioni imu o agenzie per la casa, che, se ci fosse un minimo di fact checking, si scoprirebbe che sono strumenti già utilizzati in passato e che non hanno avuto nessun esito. Le politiche abitative si promuovono non solo bloccando il privato o facendo una guerra sterile alle keybox (che erano già vietate dal Viminale), ma promuovendo politiche pubbliche per la casa con nuovi strumenti per dare risposta all’emergenza abitativa, come abbiamo proposto di fare sul modello di Vienna.

Un parere alla Giunta sulle nuove norme regionali in approvazione lo abbiamo chiesto nel question time che abbiamo presentato per lunedì prossimo, confidando ci possa essere tempo e modo di un confronto anche con il consiglio comunale di Firenze prima del voto del consiglio regionale”. (s.spa.)

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