Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re:
“La variante affitti turistici - che doveva bloccare nuove locazioni turistiche e attività extra ricettive alberghiere in città - ha in realtà immesso col voto di oggi almeno 500.000 metri quadri in più di turistico ricettivo nel piano urbanistico della città di Firenze.
Una scelta che va contro al principio che avevamo espresso nel Piano Operativo, quando avevamo varato il blocco totale all’uso turistico in tutta la zona A e avevamo detto di non voler concedere più 1 solo mq di turistico-ricettivo in tutta la zona A (ben oltre il centro storico cittadino).
La riprova del “condono” di fatto che questa delibera porta con sé l’abbiamo avuta con l’accoglimento da parte della maggioranza delle osservazioni presentate da Ex Teatro comunale in Corso Italia e dall’investitore del quartiere di Via Bufalini, e nel riconoscimento a quegli immobili della destinazione ‘residenza temporanea per fini turistici’, anche se nelle convenzioni a suo tempo sottoscritte dall’amministrazione con il privato non si parlava di uso turistico, ma solo di residenza.
L’attività economica - nella specie, casa appartamenti vacanze, - poteva e doveva essere bloccata con una norma da inserire in un piano di settore, ovvero il regolamento che disciplina le attività economiche, come avevamo detto di fare nella fase di adozione del Poc, e come abbiamo avuto modo di formulare con un emendamento al regolamento Unesco che riguardava però tutta la zona A.
Questa amministrazione non riesce a mettere davvero un freno alla turistificazione della città, e ad invertire rotta. Ci sono sempre “ingenti investimenti economici” (come argomentato in delibera per accogliere le osservazioni) che vengono ritenuti prioritari rispetto a punti fermi, come quello della tutela della residenza pura.
Gli effetti nefasti della variante - nel suo iter travagliato che ha avuto, con anche una sentenza del TAR che ha rimproverato l’eliminazione della norma in questione a 48 ore dall’approvazione del Poc - sono evidenti: un boom di nuove registrazioni in centro storico (per effetto del doppio annuncio) e fuori dal centro storico (mai bloccato), con il record di affitti turistici in tutta italia, un mercato immobiliare alle stelle e canoni immobiliari ancor più lievitati che hanno spinto anche qui Firenze in cima alla classifica.
L’unica nota positiva viene dalla legge regionale del turismo, approvata alla fine di questo anno, che consente ai comuni di fare un registro delle locazioni turistiche dando autorizzazioni a tempo, senza creare e consolidare rendite di posizione. Ci sono alcune storture anche in quel testo (come la possibilità data agli alberghi di affittare gli appartamenti), ma aspettiamo di capire come questa delibera si concilia con la legge regionale sul Turismo, che opera su un altro piano, e non su quello urbanistico, anche per l’entrata in vigore del Decreto Salva Casa.
Abbiamo fatto non voto perché il fine politico lo condividiamo, ma non la strada tecnica intrapresa, perché è conservatrice, e continua nella strada della turistificazione”. (s.spa.)