Del Re: “Multe elevate ai cittadini per scadenza del permesso: anche di fronte all’annullamento delle sanzioni da parte del Giudice di Pace, la giunta va a diritto senza dare spiegazioni di questo accanimento nei confronti dei residenti in centro storico”

“Giallo online: le determine con cui viene dato mandato di fare ricorso in appello non sono più consultabili”

Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica Cecilia Del Re

“Nei giorni scorsi, sulla rete civica del comune, erano apparse tutta una serie di determine che davano mandato all’avvocatura comunale di ricorrere al Tribunale contro le sentenze del Giudice di pace che hanno annullato in toto le 40, 60, in alcuni casi anche oltre 80 sanzioni elevate ai malcapitati residenti del centro storico (e non solo) che avevano omesso di rinnovare il permesso per entrare in ztl (a seguito peraltro di proroghe automatiche concesse nel periodo del covid).
Abbiamo, allora, chiesto alla Giunta i motivi dell’impugnazione delle suddette sentenze e perché non si ritenessero condivisibili le argomentazioni con cui diversi Giudici di pace hanno accolto in toto il ricorso dei cittadini, annullando le relative sanzioni. Purtroppo, non è arrivata risposta dall’assessore alla polizia municipale e alla mobilità, e oltretutto le determine in questione sono state nel frattempo oscurate sulla rete civica “per motivi di privacy”.
Ci pare un atteggiamento vessatorio nei confronti di un’infrazione che evidentemente parte da una situazione di buona fede del cittadino, che non comporta alcuna gravità per la sicurezza della circolazione e per la mobilità cittadina. La richiesta al malcapitato cittadino di pagare oltre 4.000 euro di multe cadauno per una medesima infrazione (pari al doppio e al triplo di stipendi da loro mensilmente percepiti), - infrazione protratta fino al giorno in cui il cittadino ne ha avuto conoscenza con la notifica della prima multa -, ci pare non solo tecnicamente ma anche politicamente incoerente con la proclamata volontà di mantenere e tutelare i cittadini residenti in centro storico. E ciò, in sfregio anche ad un atto del consiglio comunale votato alla fine dello scorso mandato, che appoggiava le ragioni dei cittadini pluri-multati”. (s.spa.)

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