“Sono sempre stato una persona umile, e questo mi ha permesso di imparare tanto lungo gli anni da molte persone più intelligenti, più preparate e più colte di me. Tra questi non posso metterci il consigliere Montelatici della Lega. Sulla terra dove dice di volermi accogliere ho ben fermi i piedi da prima di lui, e di certo non ho mai affermato falsità per mettere in cattiva luce un avversario, come invece lui ha scelto di fare in questo caso”. Così Stefano Di Puccio replica al consigliere della Lega Antonio Montelatici che in un comunicato commentava l’intervista al consigliere e ristoratore rilasciata al quotidiano Corriere Fiorentino.
“Sono contrario ai voucher perché li reputo una forma sbagliata di rapporto di lavoro, sia per chi lo dà che per chi effettua la prestazione. Come sa bene chiunque conosca la mia attività, i contratti a tempo determinato li facciamo per assumere personale ‘extra’ che può servire per affrontare la stagione. In molti casi, se il lavoratore riesce bene, vengono trasformati in contratti indeterminati. Alle mie dipendenze ho persone svantaggiate, altre che hanno passato i 50 anni e che non avrebbero trovato accoglienza altrove. Ex detenuti di Sollicciano fanno gli stage al mio ristorante. Affermare quindi che sfrutterei la manodopera è solo una falsità infamante che qualifica chi la sostiene. Eppure conosciamo Montelatici per essere una brava persona, quindi dobbiamo concludere che si trova solo nel partito politico sbagliato” aggiunge Di Puccio, che conclude sull’operato del Governo Conte. “Sono critico quando serve esserlo. Se qualcosa non funziona lo dico e mi unisco alle richieste del sindaco Nardella, ma prendo anche atto che ci siamo tutti trovati davanti a un evento inedito e drammatico, e credo che l’emergenza sia stata affrontata con responsabilità e mettendo in campo tutto quanto possibile, specie sul fronte sanitario. Mi domando cosa avrebbe fatto Salvini se fosse stato lui il premier. E in tutta sincerità non trovo elementi per pensare che avrebbe fatto meglio”. (fdr)