“Dignità Libertà Uguaglianza contro ogni forma di razzismo”, il progetto di Spi Cgil Q.1 con la collaborazione del Comune si conclude martedì prossimo

Nella Sala delle ex Leopoldine in piazza Tasso incontro con i ragazzi delle scuole. Il presidente del Q1 Sguanci: "I giovani sono il nostro futuro e hanno molto da insegnarci"

Martedì prossimo, 26 marzo, si svolgerà l'incontro conclusivo del progetto “Dignità Libertà Uguaglianza contro ogni forma di razzismo”, promosso da Spi Cgil del Quartiere 1 con la collaborazione del Comune. Nella Sala delle ex Leopoldine in Piazza Tasso le classi delle scuole coinvolte presenteranno i loro lavori: immagini, video e tutte le forme più efficaci di rappresentazione che sono congeniali alle giovani generazioni. La parte più emozionante sarà il confronto con alcuni immigrati della Comunità di Don Biancalani, che saranno presenti per raccontare il dramma dell'immigrazione. Sarà un racconto di vissuto sulla propria pelle, nella propria carne, che darà ai giovani studenti una consapevolezza reale che va aldilà di letture e visioni virtuali.

L'appuntamento è stato presentato questa mattina a Palazzo Vecchio dal presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci con Giancarlo Mannelli (Spi Cgil Q1) e don Massimo Biancalani.

"I giovani sono il nostro futuro, quanto più lavoriamo su di loro e con loro, tanto più potranno contribuire a rendere la nostra società più giusta e orientata ai valori della solidarietà e dell'uguaglianza – ha dichiarato Sguanci –. Personalmente ho viaggiato molto, non solo per piacere ma anche per la voglia di conoscere, e credo che chi non è mai stato in Africa non possa comprendere cosa significhi non avere niente. È fondamentale lavorare costantemente, come è stato fatto in questo progetto, perché i cittadini di domani siano dediti a porgere una mano e a costruire ponti e non muri". (fdr)


Questi i dettagli del progetto:

Obiettivi

Suscitare nelle giovani generazioni sentimenti di solidarietà e rispetto, affinché sia condannata ogni forma di bullismo, disprezzo, violenza o xenofobia

Partecipazione

Liceo Artistico Porta Romana con due classi (1L-4L – Docenti prof.sse Maria Cecilia Calabri e Francesca Spalla )

Istituto Tecnico Agrario con la classe 2/A- Docente Maria Assunta Pirillo

Primo incontro avvenuto il 10 gennaio 2019

* Prof.Paolo Caretti- Università di Firenze – ha creato una cornice al tema

partendo dalla Costituzione Italiana e dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell'U.E.

* Dr.Ugo Caffaz – Collaboratore Regione Toscana per i Viaggi della Memoria- ha parlato dei razzismi di ieri e di oggi

* Don Massimo Biancalani – Parroco e Responsabile del Centro Accoglienza immigrati di Vicofaro ha parlato, purtroppo consapevolmente, di una Comunità che accoglie tra paure, xenofobia e intolleranza

Gli studenti hanno ascoltato attentamente le tre comunicazioni e successivamente, nelle loro classi, hanno rielaborato i temi, arricchendoli con le proprie esperienze e riflessioni.

Partendo dai Principi Fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, intendiamo approfondire con gli studenti la conoscenza dei diritti della persona e la consapevolezza dei valori della convivenza nel rispetto delle diversità, a partire dalle realtà in cui si muovono: nella scuola, nel quartiere, nella società.

L'art.3 della nostra Carta Costituzionale afferma: tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Tali principi sono affermati anche nella Carta Europea dei diritti ed è nostra intenzione indurre i giovani a riflettere sulla loro applicazione. Assume particolare importanza che ciò avvenga nelle scuole.

Si tratta di suscitare nelle giovani generazioni sentimenti di solidarietà e rispetto, affinché sia condannata ogni forma di bullismo, disprezzo, violenza o xenofobia.

Lo Spi Cgil si pone anche l'obiettivo di realizzare un proficuo rapporto intergenerazionale, non solo attraverso una conoscenza delle norme, ma anche mettendo in relazione i giovani con soggetti che vivono le diversità e le fragilità di cui si parla, affinché prevalga il concetto di accoglienza contro ogni forma di razzismo.


 

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